Conference League

A Bruges la Fiorentina si ribella alla sfortuna: ancora una finale per Italiano

Lucas Beltran Fiorentina
Lucas Beltran - Foto KURT DESPLENTER/Belga / IPA

Tre legni, un secondo tempo totalmente all’attacco e appena due rischi, l’ultimo nel recupero con un miracolo di Terracciano. E così, con un secondo tempo di alto livello, la Fiorentina riemerge dalle secche in cui si era infilata dopo la prima frazione di Bruges, sotto nel punteggio e più volte a rischio di subirne un altro, e vola per il secondo anno di fila in finale di Conference League. I viola sono sul pezzo, vengono fermati solo dalla sfortuna, quindi il provvidenziale rigore procurato da Nzola, dunque decisivo come all’andata, e trasformato da Beltran, gli attaccanti di inizio stagione che tante difficoltà hanno avuto in zona gol.

Dopo il 3-2 di sei giorni fa ai gigliati basta l’1-1 in Belgio per riassaporare le emozioni di una finale. Ci sono tre settimane per prepararla e stavolta ad Atene bisogna prendersi la rivincita rispetto a un anno fa, a quella scellerata gestione del vantaggio e del recupero di Praga contro il West Ham. La rivale dei toscani uscirà fuori domani sera: potrebbe essere l’Aston Villa, un’altra inglese, o più probabilmente l’Olympiacos che al Pireo difende i due gol di margine del clamoroso 2-4 maturato a Birmingham.

PARTITA A DUE FACCE, MA FIORENTINA IN FINALE

Poca personalità nel primo tempo, tanti errori tecnici, Belotti fagocitato dalla difesa nerazzurra e un gran bel gioco messo in campo dalla formazione di casa, con un Vanaken ovunque in grado di unire qualità e quantità e di dettare i tempi, e tanti movimenti codificati ben riusciti. Una volta preso gol, la Fiorentina si ribella subito ma con del disordine e la traversa di Kouame è l’unica grande chance, col rischio continuo di lasciare praterie dietro. L’intervallo è mai come stasera provvidenziale, perché come d’incanto la partita cambia, e lo fa soprattutto quando entrano Duncan e Nzola, che ci mettono fisicità e voglia, e soprattutto si abbassa la tenuta fisica dei belgi, che non avrebbero mai e poi mai potuto tenere i ritmi della prima frazione.

E’ così che inizia un inesorabile assalto viola, Italiano che guarda incredulo gli altri due legni, poi finalmente l’episodio. C’è il rigore, Beltran lo trasforma vincendo la resistenza di un gran Mignolet, infine nel recupero è Terracciano a esaltarsi proteggendo il pass per una finale comunque meritata per questo percorso. Le seconde occasioni, specie se immediate, nel calcio raramente vengono offerte: sta alla Fiorentina approfittarne.

SportFace