Calcio

Commissione controllo club, Gravina: “E-mail molto severa da Fifa e Uefa. Chiedono passo indietro”

Gabriele Gravina
Gabriele Gravina - Foto LiveMedia/Lisa Guglielmi

“Ieri è arrivata un’email molto severa da Fifa e Uefa, ci invitano a fare pressione sull’autorità di governo affinché si torni indietro su questo provvedimento, che viola l’autonomia dello sport”. Lo ha detto Gabriele Gravina, presidente della Figc, in Commissione Cultura, a proposito dell’istituzione della Commissione per il controllo dei conti dei club professionistici inserita nel decreto legge votato dal consiglio dei ministri lo scorso 24 maggio. La Commissione indipendente per la verifica dell’equilibrio economico e finanziario delle società sportive professionistiche (questo il nome dell’organismo destinato a sostituire, almeno nel professionismo, la Covisoc) dovrà svolgere i compiti di controllo e vigilanza sulla legittimità e regolarità della gestione economica e finanziaria delle società sportive. Tra i poteri è prevista anche la possibilità di indicare le misure correttive e riparatrici.

“La Commissione non è agile ed è governativa, inoltre non intravediamo i requisiti di urgenza della norma perché la Covisoc non segue il quadriennio olimpico e le iscrizioni ai prossimi campionati sono state già fatte. Questa è una norma che viola i principi dell’autonomia dello sport e dell’economia di mercato”, ha poi ricordato Gravina parlando ancora della Commissione. “C’è una lacuna nel decreto – ha proseguito -. La Covisoc ha due compiti: la prima è controllare che le società professionistiche abbiano i giusti requisiti economico-finanziari ai fini dell’iscrizione dei campionati. Mentre la seconda, di cui non abbiamo trovato traccia nel dl, è il controllo continuo durante la stagione dei pagamenti di emolumenti e contributi. I nostri controlli invece sono bimestrali. Questo è un controllo fondamentale e a fronte di questo sono stati irrorati 494 punti di penalizzazione alle società. Le nostre norme sono più stringenti di quelle del dl sport”. Gravina ha poi ricordato i numeri della Covisoc, nata nel 1987. “Da quel giorno – ha aggiunto il n.1 della Figc – ci sono state 193 esclusioni, solo due casi sono stati accolti dal Tar e dal Consiglio di Stato”. Infine parlando dei costi ha concluso: “La Covisoc costa alla Figc 400mila euro totali, rispetto a 3.5 milioni di euro della Commissione, di cui 1.9 in capo alla Figc e 1.6 ai club”.

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