San Siro, l’Olimpico e il Tardini prossimo ad essere sostituti? Tre colonne portanti, al livello di strutture e di stadi del nostro calcio al livello storico, potrebbero avere vita breve per la costruzioni di nuovi impianti. Per difendere queste strutture si sono riuniti i comitati nelle città di appartenenza per ribadire il loro “no” categorico alla costruzioni di nuovi impianti.
Il messaggio dei Comitati: “‘Scegliamo la Costituzione, non la speculazione“. I tre Comitati si battono in particolare contro la cosiddetta ‘Legge Stadi’ (dlgs 38/2021, in vigore dallo scorso 1 gennaio) per la quale “il rifacimento degli impianti sportivi è solo il pretesto per nuove speculazioni immobiliari“. L’appello promosso dai Comitati (Milano-San Siro, Parma-Tardini e Roma-Pietralata) è stato sottoscritto finora da centinaia di persone, tra cui esponenti di Italia Nostra, Wwf, docenti universitari, avvocati, politici e scrittori.
Sono arrivate anche la parole di Filiberto Zaratti, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra in commissione Affari costituzionali della Camera: “La legge sugli stadi è dannosa per la tutela del paesaggio e al diritto dei Comuni di poter gestire la pianificazione dei territori. Poi c’è un problema di rinnovamento” strutturale “degli stadi, ma tutto ciò deve avvenire nel rispetto del paesaggio. Sono stati stanziati 100 milioni per un ammodernamento dell’Olimpico, che però secondo i progetti sarebbe poi destinato ad essere inutilizzato“. Il Comitato di Parma ha poi annunciato che il ricorso gerarchico promosso dal Parma Calcio per l’abolizione parziale o totale del vincolo di tutela, presentato il 22 giugno scorso, sarebbe stato rigettato dal Ministero della Cultura.