Ivan Dyque, presidente della Colombia, non ritiene possibile la ripresa del campionato di calcio nel Paese sudamericano, neanche in caso di partite a porte chiuse e di un protocollo di sicurezza: “Sarebbe irresponsabile da parte mia dire che ripartiremo col calcio a porte chiuse, quando oggi non ci sono le condizioni. E non ho visto un primo campionato che abbia detto che la salute dei giocatori e’ completamente garantita”.
Smentito, dunque, il ministro dello Sport Ernesto Lucena, che precedentemente di era detto possibilista riguardo una ripartenza del calcio tra luglio e agosto, rispettando il protocollo di sicurezza.
Il Presidente ha aggiunto anche: “Il calcio e’ un’attività altamente rischiosa per la salute degli atleti, e’ molto difficile garantire che tutte le persone che fanno parte delle squadre e della logistica del torneo non vengano contagiate dalla malattia. Non esiste un protocollo funzionale per il calcio, nessuno può giocare a calcio con le mascherine”.
Tutte le squadre di prima e seconda divisione colombiana stanno riscontrando gravi problemi economici dall’inizio dell’emergenza e aspettano delle decisioni che permettano loro di uscire dalla crisi al più presto.