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“Il mio giudizio sul Var è estremamente positivo. Sicuramente va perfezionato. Oggi è come un bambino che ha imparato a camminare ma non ancora a correre. Si sbaglia a fare paragoni, a dire che in Italia si usa di più: l’obiettivo è quello di uniformarne l’utilizzo dappertutto. Come? Semplificando. Riducendo i costi e le persone coinvolte”. Così sentenzia Pierluigi Collina in un’intervista rilasciata a Sportweek. Il tema è stato quello dei cosiddetti “rigorini”, una polemica scoppiata soprattutto nelle ultime giornate di Serie A. Nello specifico, il presidente della Commissione Arbitri della Fifa parla dei falli di mano: “Se punissimo solo i falli di mano volontari, i rigori sarebbero pochissimi. Nessun calciatore colpisce volontariamente il pallone nell’area di rigore. Proprio per questo è stata cambiata la regola: prima la conditio sine qua non era la volontarietà . Ci sono situazioni dove non c’è dolo, ma colpa sì, e anche quella va sanzionata. La colpa nasce quando le braccia sono in una posizione che non è giustificata dal movimento del calciatore”.
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Collina ha poi toccato un altro tema, quello della presenza degli arbitri in tv per “spiegare” le decisioni più controverse. Una soluzione non percorribile, per Collina, in quanto “gli arbitri che possono andare in tv per spiegare le loro decisioni appartengono ad un’élite in grado di sopportare le pressioni, soprattutto le pressioni mediatiche”.
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