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L’ex allenatore di Atalanta, Palermo e Torino, Stefano Colantuono, nel corso di un’intervista rilasciata alla trasmissione ‘Il Sogno nel Cuore’ in onda su 1 Station Radio, ha parlato della ricerca di tecnici stranieri da parte dei club di Serie A: “Non capisco perché le società italiane cerchino allenatori stranieri. La nostra scuola è tra le migliori e i risultati lo dimostrano, tant’è che negli ultimi 10 anni, l’unico straniero a vincere in Serie A è stato Mourinho. Le qualità di Fonseca non si discutono, ma il Napoli ha già un allenatore all’altezza e non è inferiore al mister giallorosso. Io punterei ancora su Gattuso, anche perché se si guarda la classifica, la squadra azzurra sta rispettando ciò che erano le previsioni”.
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Colantuono ha anche speso delle importanti parole per l’Atalanta e per il suo settore giovanile: “La società bergamasca, storicamente, è sempre stata fucina di talenti, non è un percorso iniziato con la famiglia Percassi. Io ho avuto Bruno Fernandes, Spinazzola, Bonaventura, Kessie, Sportiello e Caldara, solo per fare qualche nome. Quando c’ero io, però, interessava solo restare in Serie A, dunque i giovani venivano venduti. Oggi, invece, il mondo nerazzurro è cambiato, la Dea è diventata una big in Italia ed è stabilmente in Europa, quindi non si punta soltanto a produrre giovani di talento per rivenderli. Della mia esperienza non mi piace citare un solo nome fra i ragazzi che sono diventati top, ma voglio ricordare Matteo Ricci, allenato quando ero alla Salernitana, che ha giocato sempre e solo in prestito fino a quando non è approdato allo Spezia, ed ora è arrivato addirittura in Nazionale. Tutto quello che ha raggiunto, l’ha conquistato con le sue forze, meritandolo. Complimenti anche a Italiano che lo ha fatto crescere”.
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