Calcio

Chi è Szymon Marciniak, arbitro Italia-Svizzera: polemiche e controversie, ma è tra i più esperti

Szymon Marciniak
Szymon Marciniak - Foto LiveMedia/Francesco Scaccianoce

Szymon Marciniak è l’arbitro di Italia-Svizzera, match valido per gli ottavi di finale di Euro 2024. Una designazione di peso quella proposta da Rosetti, che ha scelto per la partita di Berlino uno dei fischietti più quotati ed esperti a disposizione: il direttore di gara polacco, infatti, ha diretto le partite più importanti del mondo del calcio, vale a dire la finale dei Mondiali, quella del 2022 tra Argentina e Francia, la finale di Champions League, nel 2023 tra Inter e Manchester City, e anche la finale del Mondiale per Club scorso tra Manchester City e Fluminense, mentre gli manca ancora la finale degli Europei e potrebbe ancora essere in corsa.

GLI ERRORI DI MARCINIAK E LE POLEMICHE PRINCIPALI

Non è però reduce da una buona annata in Europa, e possiamo citare due episodi. Il primo è il clamoroso rigore assegnato al Psg contro il Newcastle, considerato come uno degli errori più gravi degli ultimi anni, complice anche il suo Var. Il secondo, più recente, il fischio anticipato nella partita tra Bayern Monaco e Real Madrid per fermare il gioco per un fuorigioco che non pareva esserci, quando nello stesso tempo arrivò il gol del potenziale pareggio dei bavaresi.

Le controversie non mancano anche nella stagione precedente: Marciniak ha arbitrato quella sfida tra Napoli e Milan con il possibile rigore per fallo di Leao su Lozano non fischiato che fece infuriare i partenopei, all’epoca guidati da Spalletti, ora ct azzurro. Nonostante quella sbavatura, fu selezionato per dirigere la finale di Champions, come detto, e lo ha fatto senza errori, ma ha rischiato per motivi extra-campo di non esserci a Istanbul: l’arbitro polacco è stato accusato di aver partecipato in patria a un evento dell’ultradestra, dove i partecipanti erano noti per le posizioni omofobe e razziste, tanto da spingere l’Uefa ad avviare un’indagine interna che alla fine ha portato a un nulla di fatto, confermando la designazione del fischietto internazionale dal 2015 e assoluta garanzia dal punto di vista della personalità. In tutto, con squadre italiane, nazionali o club, ci sono 13 vittorie, 11 pareggi e 14 sconfitte nei precedenti.

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