C’è stato un tempo in cui qualcuno si azzardava persino a metterli sullo stesso piano: alla fine il tempo ha dimostrato che Rafa Leao e Vinicius appartengono a due dimensioni diverse. Oggi in Real Madrid-Milan gli occhi saranno puntati su di loro perché entrambi hanno una reazione da mettere in campo, anche se i motivi alla base sono radicalmente diversi. Il portoghese, che poco più di un anno fa ha rinnovato il contratto fino al 2028 ed è il più pagato della rosa rossonera, è partito dalla panchina nelle ultime tre partite del Milan. Il brasiliano invece ha voglia di dimostrare che è lui il calciatore più forte al mondo, dopo il caso del Pallone d’oro assegnato a Rodri con relativo boicottaggio da parte di tutta la delegazione del Real Madrid. Sarà la prima partita per Vinicius dopo lo 0-4 subìto nel Clasico e le polemiche di Parigi che hanno coinvolto tutto l’universo calcistico. Sui social peraltro lo stesso Leao si espose in favore del fenomeno del Real Madrid con una emoji indignata, non l’unica posizione espressa dal portoghese a favore del collega brasiliano. Stasera si sfideranno in un momento in cui anche le statistiche separano i mondi calcistici dei due esterni: Vinicius ha già segnato otto gol, mentre Leao è fermo a quota 1.
La loro storia e il loro confronto in fin dei conti è simile a quella delle loro squadre. Fino a 17 anni fa Real Madrid e Milan, le due regine d’Europa, erano divise solamente da due Champions League (9 a 7). Poi una ha messo la freccia, è scappata e non si è fermata più (15 le coppe dalle grandi orecchie vinte), mentre l’altra ha vissuto un lungo periodo di crisi prima di riaffacciarsi tra le grandi del continente. Un po’ come Vinicius e Leao che ora si ritrovano in campo uno contro l’altro con un gap che non sembra più colmabile. Rafa partirà dal 1′, lo ha annunciato Fonseca, il tecnico che più di tutti lo ha messo in discussione. Una gigantesca occasione di riscatto dopo i segnali positivi offerti a Monza, dove il portoghese ha offerto lampi di classe, senza però riuscire ad incidere in zona gol. Nelle tre partite di Champions League è sempre stato titolare, anche perché è difficile rinunciare in campo europeo a chi ha l’esperienza di 35 partite con la nazionale portoghese. Stasera avrà un’altra chance con gli occhi dell’Italia puntati addosso. Quelli del mondo sono tutti per Vinicius.