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Undici anni dopo, il Milan torna tra le prime otto d’Europa, ed è gioia vera al nuovo White Hart Lane. Lo fa seguendo il diktat di Pioli, mostrare quella personalità mancata in tutto gennaio e d’improvviso persa di nuovo pochi giorni fa a Firenze, dove forse la testa era già qui a Londra. La personalità c’è stata, eccome, e si è tenuto testa a una squadra forte ma estremamente sotto tono e guidata in modo forse troppo arrendevole dall’ancora convalescente Conte. Che, facendo fede alla sua tradizione europea, ancora una volta non raggiunge i quarti: dopo esserci riuscito al primo tentativo con la Juventus venendo poi eliminato dal Bayern Monaco, solo bocconi amari per il tecnico leccese, che ci riproverà il prossimo anno, probabilmente non con il Tottenham.
Ma è la notte del Milan, di una squadra che in una stagione indecifrabile riesce ad andare oltre le più rosee aspettative in Champions. L’obiettivo era quello di superare i gironi, per fare meglio dell’anno scorso, missione compiuta. Poi, agli ottavi, accoppiamento non facile ma nemmeno il peggiore possibile. Gli inglesi, proprio come i rossoneri, hanno alternato quest’anno prestazioni esaltanti e momenti difficili, come Pioli anche Conte è stato messo in discussione, ma non ha cambiato restando fedele al 3-5-2. Modulo da poco abbracciato dal tecnico del Diavolo, che ha stravolto un po’ di cose e – parentesi Fiorentina a parte – ha avuto ragione.
Thiaw devastante dietro, Kaluku e Tomori perfetti per la difesa a tre. Krunic responsabilizzato, Theo a tutta fascia a suo agio, Giroud che sta segnando poco ma come aiuta la squadra lui… Leao che ancora deve ritrovare se stesso, ma con qualche guizzo interessante. E soprattutto, il recupero di Maignan, che salva i rossoneri nel recupero. E’ la vittoria del gruppo, di una squadra giovane e non troppo esperta che si ritrova catapultata tra le migliori otto. Conscia che c’è il Chelsea, con il quale ci si potrebbe prendere una bella rivincita, oppure il Benfica, forte ma alla portata, o persino il Bayern Monaco, attualmente inarrivabile. E altre quattro da conoscere la prossima settimana, tra queste si spera anche Napoli e Inter. Un derby, italiano o della Madonnina, sarebbe tanta roba, e vorrebbe dire semifinale con l’Italia. E il Milan spera di ritrovarcisi.
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