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Si chiude, o meglio si apre, male il primo round degli ottavi di finale di Champions League per la Juventus. Ma per come stava maturando, la sconfitta per 2-1 della squadra di Pirlo può essere quantomeno un assist al destino. Ad un passo dal capitolare dopo aver subito due gol nei primi minuti dei due tempi, la Juventus si affida forse al suo uomo più in forma, Federico Chiesa firma l’1-0 su assist di Rabiot e regala una speranza più grande in vista del ritorno il 9 marzo all’Allianz Stadium. Per la terza stagione consecutiva, la Juventus stecca gli ottavi di finale di Champions League e sarà nuovamente chiamata alla rimonta in salita al ritorno. Inaccettabile l’approccio alla partita. Al 2′ del primo tempo Bentancur regala l’1-0 a Taremi con un retropassaggio folle che mette la strada in salita. Al 1′ della ripresa Marega si infila come se nulla fosse nella retroguardia avversaria e firma il 2-0. Alla Juventus resta la magia del gesto tecnico, quella di Rabiot che vola sulla sinistra e serve una palla intelligente per Chiesa.
Il Porto non subiva gol da cinque partite consecutive di Champions League ma nel compenso ha vinto una sola delle ultime nove sfide ad eliminazione diretta nella massima competizione continentale: sempre con un’italiana, la Roma. Ora tre settimane per preparare un match che la Juventus dovrà approcciare con la lezione del Lione bene in mente. Ma servirà soprattutto un altro Cristiano Ronaldo, uomo da 62 gol in 67 confronti ad eliminazione diretta e oggi troppo spento per essere vero. “Sarà un’altra Juventus al ritorno”, assicura Federico Chiesa. Quel che è certo è che la Juventus per il terzo anno è chiamata alla rincorsa agli ottavi. Ora Pirlo si augura di vivere una notte da Allegri contro l’Atletico Madrid e non da Sarri contro il Lione.
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