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La Juventus esce dalla Champions League, la squadra bianconera non riesce a superare il muro olandese che si impone a Torino per 1 a 2, grazie alle reti di Van de Beek e del capitano De Ligt. Tanto amaro in bocca e delusione per i padroni di casa, dove non basta il solito Ronaldo. L’Ajax infligge una lezione di calcio ad Allegri e ragazzi. Applausi a scena aperta per gli olandesi che dopo il Real Madrid eliminano la squadra favorita per alzare il trofeo al cielo.
CALCIO TOTALE – Tutti gli amanti di questo sport non possono che ammirare questa Ajax. A distanza di anni Erik ten Hag sta ripercorrendo le orme dei geni olandesi che hanno insegnato al mondo il calcio totale. La tecnica di Tadic, la velocità di Neres, le geometrie paradisiache di De Jong, uno che a ventidue anni ha “costretto” il Barcellona ad aprile il libretto degli assegni e mettere nero su bianco la modica cifra di 90 milioni di euro, ma ad uno così diciamoci la verità, non solo si affiderebbero le chiavi di un intero centrocampo, ma probabilmente anche quelle di casa. Iniesta non uno qualsiasi ha detto che il giovane olandese può ripercorrere la sua storia calcistica. Non per ultimo De Ligt, l’eletto per molti, firma il gol decisivo che permette ai suoi di affrontare la semifinale di Champions League. Uno che affronta all’andata CR7 e che al ritorno non mostra timidezza, giocando come un veterano, ma la carta d’identità non mente e recita 12/08/1999. Questa squadra resterà comunque nella storia, come quella di Krol o come la più decisiva e spettacolare targata Cruijff, questa di De Jong e De Ligt è un’altra favola, ma che favola, la più bella dell’ultimo decennio.
FALLIMENTO JUVENTUS – Una debacle totale per i bianconeri, che non riescono a superare la maledizione Champions League. La squadra di Allegri disputa un buon primo tempo dove il solito Ronaldo porta in avanti i suoi, con una rete di testa. Dopo il vantaggio juventino è dominio olandese, con Van de Beek che porta il risultato in parità, poi la chiude de Ligt. Tanti i punti interrogativi in casa bianconera, l’Ajax ha dimostrato tutta la fragilità che la rosa, forte in Italia mostra in Europa. In un calcio fatto di velocità e verticalizzazioni troppi due uomini come Emre Can e Matuidi, servirebbe più velocità di gamba e pensiero, quella che ormai sembra mancare a Pjanic. Bernardeschi da brutto anatroccolo ha dimostrato di non essere pronto per diventare principe, al massimo allo stato attuale di principe ha solo il vestito pronto per andare al castello. Dybala è un caso, ma non solo da questa sera, ma l’incantesimo con la società sembra terminato. Una squadra per vincere in Europa si costruisce in più anni, non basta un fenomeno come Cr7 se poi non hai i vari Casemiro, Modric e Kross. Tanto sarà il compito di Paratici per garantire una Juventus vincente non solo in Italia, dove per mancanza di alternative concrete i bianconeri sono avvantaggiati, ma la Champions è un’altra cosa e se davvero si vuole competere servono giocatori e investimenti.
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