Champions League

Troppo Psg per un Milan spento, zero gol in mezzo girone e ultimo posto. E per Pioli si avvicina il Napoli

Mbappé e Tomori
Mpabbe e Tomori, Psg-Milan - Foto LiveMedia/Matthieu Mirville/DPPI

Troppo Psg per il Milan, ma non basta a spiegare la debacle rossonera al Parco dei Principi. Non c’è soltanto il merito dei parigini, primo su tutti quello di avere tra i tesserati un certo Kylian Mbappé, ma anche tante difficoltà per la squadra di Stefano Pioli, ora alla seconda sconfitta di fila, tutte in big match, e tornato sulla graticola. Il ko con la Juventus ha lasciato scorie negative, perché nonostante la voglia di far bene e di resistere il più possibile, alla fine la prova è sterile soprattutto in avanti e dietro l’attenzione non basta. Fotografia del primo tempo il gol di Mbappé che spacca il risultato, con Reijnders che, sullo 0-0, dovrebbe fermare in tutti i modi Zaire-Emery, e invece gli fa percorrere trenta metri palla al piede facendo quasi finta di inseguirlo e contrastarlo: troppa arrendevolezza, poi ci pensa il fuoriclasse francese a mandare al bar Kalulu e in rete la palla.

L’1-0 ci sta contro una squadra sicuramente più forte, non prenderlo così, e se nel secondo tempo ci si aspettava una reazione vera, con assedio in massa all’area dell’ex Donnarumma, beh, tutto questo non accade, e anzi il Milan si spegne sempre più alla distanza, subendo il gol del 2-0 (annullato però col Var) e poi subendolo di nuovo, stavolta regolare, con Kolo Muani che non fa come in Qatar e batte il portiere, questa volta il “suo” Maignan, che non trattiene una conclusione. Il raddoppio è mortifero per i rossoneri, che a quel punto vanno in confusione e ci provano solo con tentativi estemporanei, affidati a un Leao estremamente spento e confusionario, purtroppo stasera come in altre occasioni in Champions non all’altezza del suo innegabile talento, che spesso però non matcha con il livello delle prestazioni offerte. E nel finale, ulteriore arrendevolezza e tris con Lee per la squadra di Luis Enrique, che vince agevolmente e con il Milan quasi nel ruolo di sparring partner.

E ora? E ora per la squadra di Pioli si fa dura, anche se il girone è aperto, e questo lo si deve alla vittoria del Borussia Dortmund sul campo del Newcastle nell’altra sfida di questo raggruppamento ora molto incerto: 2 soli punti per il Milan, peraltro con zero gol ancora all’attivo, ultimo posto ma con il secondo ad appena due lunghezze. Sarà necessario provare a far punti al ritorno col Psg, e San Siro proverà a dare una mano, e poi ce la si gioca con tedeschi e inglesi al ritorno. Missione difficile, non impossibile. Guardando ben più vicino, invece, c’è un altro big match in una settimana durissima, quello con il Napoli, che può dare un segnale forte, in negativo o in positivo: nulla è ancora perso, anzi, in campionato è -1 dalla vetta e in coppa -2 dalla qualificazione, ma anche a livello di ambiente e morale serve una svolta per non incrinare in modo quasi irreparabile quest’autunno.

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