E’ 0-2 a San Siro tra un’Inter ancora evidentemente ferita dopo il derby perso in rimonta e l’inizio di campionato in generale per nulla esaltante, e un Bayern Monaco che spadroneggia, domina, segna gol irreali, sembra anche divertirsi al di là di quella freddezza che hanno sempre lasciato trasparire nel corso dei decenni. Troppo forte la squadra di Nagelsmann per i nerazzurri, che oggi peraltro rinunciavano a Lukaku per via dell’infortunio, ma anche a Barella e De Vrij, questa volta per scelta tecnica. Che non ha pagato, perché la squadra è parsa scollata, ben messa in campo solo nei primi minuti, quindi dopo il gol subito è saltato ogni discorso e le difficoltà sono aumentate esponenzialmente.
Discreto l’approccio, soprattutto a livello mentale, poi sono emerse le grandi differenze a livello tecnico e soprattutto fisico tra le due squadre, con il Bayern che ha acuito il divario a livello di consapevolezza e di serenità mentale (venivano da due pareggi, ma senza i drammi visti a Milano per il ko nel derby e con la Lazio). Sané devastante, segna il gol del vantaggio e poi propizia l’autogol di D’Ambrosio dopo un’azione da playstation nello stretto, è 0-2 ma poteva essere anche più largo il parziale. Qualche bella parata di Onana, che però nel primo gol è impreciso e stava combinando un altro pasticcio nel secondo tempo, tanta imprecisione dei bavaresi che probabilmente hanno tirato i remi in barca una volta assicurato il successo.
E poteva anche essere 1-2, o chissà cosa, visto che Correa spreca un’occasione clamorosa, regalata dagli avversari, e condanna l’Inter a uscire tra i fischi. Nell’ultimo quarto d’ora sarebbe stato bello vedere un forcing alla ricerca di un pareggio che sarebbe stato probabilmente utopistico, ma che avrebbe regalato tutt’altro sapore al finale e anche ai prossimi giorni. Si sarebbe potuta replicare la buona reazione della Juventus a Parigi, invece quest’Inter è ancora convalescente e non è riuscita a tirarsi su al cospetto di una corazzata assoluta.