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Archiviata la figuraccia Superlega, il Real Madrid torna in campo e lo fa contro una di quelle inglesi che velocemente e senza rimpianti hanno compiuto il passo indietro decisivo per far naufragare il sogno di rivoluzione di Florentino Perez: il Chelsea di Abramovich. Il Real vuole fare quel che sa fare meglio, arrivare in finale e vincere; il Chelsea prova a ripetere l’esperimento Di Matteo: ancora un cambio in corsa e ancora una svolta (con Tuchel) che si concretizza soprattutto in campo europeo. Tante le stelle assenti, soprattutto per i blancos che in attesa di novità sul fronte rinnovo dovranno fare a meno di Sergio Ramos per un problema muscolare. Recupera Kroos ma non Mendy, Valverde e Vazquez mentre per i blues sarà assente il solo Kovacic visto il rientro tempestivo di Thiago Silva. “Il Chelsea è una squadra che ha fatto il suo lavoro in Champions League e merita di essere in semifinale, come il Real Madrid. Sarà una partita diversa, difficile, e il Chelsea ha anche molta esperienza a questo livello“, dice Zidane che si appella all’esperienza degli uomini in campo mentre Tuchel ai suoi delinea bene la veste degli uomini chiamati all’impresa storica: “Dobbiamo essere affamati. Dobbiamo essere noi stessi: è questa la strategia vincente. Dobbiamo avere fiducia in noi stessi, sui nostri punti di forza, facendo ciò che ci fa sentire sicuri. Speriamo solo di non pensare troppo e di non strafare”.
Antipasto eccellente in vista della finale anticipata tra Manchester City e Psg. Dopo aver fatto fuori il Bayern Monaco, la squadra di Pochettino punta Guardiola, che ha finalmente sfatato il tabù semifinali con i Citizens. Un dato bizzarro se si pensa che con la semifinale di domani Guardiola eguaglierà il record di presenze nel penultimo atto di Mourinho. Da valutare le condizioni dei leader: Marquinhos è in dubbio per un problema all’adduttore, de Bruyne ha finalmente recuperato. Chiamata alla rimonta in campionato, il Psg vuole finalmente l’exploit in Champions League e la seconda finale consecutiva ma dovrà prima superare un inglese. Solo una vittoria su cinque gare interne contro squadre di Premier League per i parigini. Il 2-1 sul Liverpool del 28 novembre 2018 è infatti l’unico successo del Paris nelle ultime cinque gare gare casalinghe contro inglesi. Stavolta, di fronte c’è l’altra ‘nuova’ potenza del calcio europeo. Nasser Al-Khelaïfi contro Khaldun al-Mubarak. Chi sarà dei due a vincere la prima Champions League? Per le sorti del derby del Golfo, tanto passerà da domani.
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