[the_ad id=”10725″]
“Mi sembra di aver visto due squadre in campo. Siamo calati dal punto di vista fisico, ho visto grande differenza tra primo e secondo tempo dove invece di far male abbiamo pensato a gestire, non so cosa. Peccato, perché nei 45′ avremmo potuto concretizzare meglio. Nel finale di partita abbiamo commesso errori senza giustificazione, anche da parte di calciatori esperti“. Così Eusebio Di Francesco ha commentato Shakhtar Donetsk-Roma 2-1, gara d’andata degli ottavi di finale di Champions League 2017-18.
Evidente un calo nella seconda frazione di gioco di Nainggolan e compagni che hanno subito il contraccolpo psicologico dopo il primo gol subito. “Non siamo presuntuosi – ha spiegato il tecnico giallorosso – la Roma non è abituata ad arrivare in finale di Champions ogni anno. Siamo stati sporchi nel palleggio nel secondo tempo a differenza del primo. Dzeko? Sono convinto che ci ridarà gioie più avanti, magari nel ritorno. Nel secondo tempo si è mosso ma i compagni non hanno visto i suoi movimenti“.
Ma il protagonista assoluto del match è stato Alisson e Di Francesco coccola il suo portiere: “Sapevo che era forte, la sua qualità migliore è la presenza in porta. Dà sicurezza nel rendere le parate difficili molto facili, non fa tuffi per farsi fotografare ma per essere efficace. Nel periodo in cui è stato chiamato a fare cose importanti, ha dimostrato di essere un grande portiere”.