La trentasettesima giornata di serie A 2018/2019 propone lo scontro fra Sassuolo e Roma, in scena al Mapei Stadium nel match serale del sabato, conclusosi 0-0. La Roma perde una grande occasione per continuare a sperare nel piazzamento fra i primi quattro e sbatte sull’agonismo neroverde.
Nelle fasi iniziali del primo tempo, la Roma parte forte ed effettua un asfissiante pressing offensivo, con Under ed El Shaarawy che amministrano le azioni più pericolose dei giallorossi e si dimostrano sempre insidiosi accentrandosi. Difatti la prima emozione si presenta con protagonista Under: il turco sfonda sulla fascia destra e sfodera un destro teso e potente, che Consigli respinge con difficoltà salvando di fatto il risultato. Con il passare dei minuti il forcing giallorosso si affievolisce e fuoriesce la qualità del Sassuolo, che con Berardi e Boga prova a scardinare la retroguardia avversaria attraverso delle giocate di elevata caratura tecnica. Alla mezz’ora di gioco Kolarov inventa un delizioso cross che trova libero El Shaarawy nei pressi del primo palo, e l’italiano svetta di testa, ma il suo tentativo termina largo di poco. I padroni di casa prendono il pallino del gioco in mano verso le battute finali della prima frazione: prima Djuricic e poi Lirola impensieriscono seriamente la retroguardia della Roma, rispettivamente con un diagonale dall’area piccola sul quale è superlativo Mirante, e su un cross basso dal fondo sul quale è determinante Fazio in copertura.
Il secondo tempo si apre con il Sassuolo più volte pericoloso con le individualità dei propri protagonisti offensivi: Locatelli e Boga sfiorano entrambi il gol, l’uno con un meraviglioso tentativo di pallonetto da fuori area e l’altro con un tiro a giro a lato di un soffio. Nell’arco di tre minuti la Roma si fa seriamente viva dalle parti di Consigli, al 56° minuto El Shaarawy riceve fortuitamente un invitante suggerimento di Florenzi e conclude a lato a due passi dalla porta, mentre al 59° minuto Dzeko conclude dal limite dell’area aprendo il piatto efficacemente, ma il suo tiro termina fuori baciando il palo. Le manovre delle due compagini diventano sempre più compassate e gli scontri muscolari a centrocampo fanno da padroni, dunque il match diventa nervoso e carico di foga agonistica. Ad un quarto d’ora dalla fine N’Zonzi innesca El Shaarawy che dalla sinistra inventa d’esterno per Kluivert, il quale vince un contrasto ma clamorosamente si distrae e non dimostra la prontezza adeguata per ribadire in rete dopo il casuale palo poco prima colpito. Il match non regala ulteriori particolari emozioni e si spegne lentamente a reti bianche.
Un cenno particolare va dedicato a Federico Fazio, artefice di una prestazione ordinata, orgogliosa, pragmatica. Il difensore argentino è stato l’ultimo a mollare, reinventandosi peraltro punta centrale nel finale per sfruttare le ultime speranze sulle palle alte, e per l’intero match, oltre ad aver effettuato adeguatamente i disimpegni difensivi che lo riguardavano, ha colmato con personalità alcuni vuoti lasciati dai compagni di reparto: certezza.