Eusebio Di Francesco ha parlato alla vigilia del match di Champions League tra Roma e Real Madrid, valido per la fase a gironi. Il tecnico ha esordito con un commento sulla pesante sconfitta in campionato con l’Udinese: “Ci è mancata la determinazione, quella cattiveria che non si compra al supermercato. È la cosa che mi ha fato più fastidio, perché la ritenevo la partita più importante. A volte non si crede in quello che si va a fare durante l’area di rigore, bisogna calciare con maggior cattiveria. Dobbiamo lavorare sulla testa e sul campo, solo quello ci può aiutare a venirne fuori. Ma ora abbiamo subito una partita importante, in cui possiamo dimostrare quello che valiamo“.
Di Francesco spiega che il Real Madrid non è cambiato rispetto all’andata: “Secondo me è molto simile, anche nei movimenti in base alle caratteristiche dei calciatori. A livello psicologico, invece, ci saranno delle differenze: erano in un ottimo momento, noi dovevamo inquadrare la situazione. Situazione complicata? Nella vita non ci si abbatte, nei momenti di difficoltà bisogna fare qualcosa in più. Dobbiamo trovare maggior continuità, è il nostro difetto più grande”.
Sulle condizioni fisiche dei propri giocatori invece: “Pellegrini non ci sarà con il Real Madrid, e nemmeno con l’Inter. Olsen ha effettuato gli esami di rito e i risultati strumentali sono buoni. Manolas farà l’ultimo test. Se tutto va bene sarà della partita. Non ho deciso ancora niente, neanche il sistema di gioco. Sto pensando a tutto, ma ora non so che dire. Però tutti hanno la possibilità di scendere in campo, compresi i giovani”.
Parola anche a Kolarov, presente in sala stampa, che ha parlato della voglia di vincere: “Ci può stare di perdere una partita, ma nessuno gioca per perdere. L’Udinese ha tirato una volta in porta, poi ha avuto un’occasione alla fine. Queste partite girano così, noi siamo consapevoli che non stiamo attraversando un momento ottimo. Ma la difficoltà non la sento, a me piacciono queste partite e questi momenti. Qui non c’è bisogno di giocatori, ma di uomini. Se hai uomini veri ne esci, dobbiamo fare gol e vincere. A Udine e in altre partite come Chievo, Spal e Bologna, devi vincere anche in otto. Non manca la voglia di vincere, ma il calcio è questo e non deve capitare, ma può capitare. Ora dobbiamo reagire da uomini, questa è la strada da percorrere”.