Spesso quando si è bambini e si ama il calcio il desiderio più profondo, quello più bello e che più ti fa gioire è uno solo: giocare la finale di Champions League. Manca un giorno esatto all’appuntamento con la storia per entrambe le squadre; la Juventus per il tanto atteso “Triplete”, il Real Madrid per la seconda vittoria consecutiva in una finale di Champions, sarebbe un record. Molti si chiedono, e anche noi, cosa passa per la mente in queste ore ai giocatori della Juventus, che dopo un grandissmo percorso vogliono aggiungere la ciliegina sulla torta ad una stagione da sogno. Passare ad uno a uno nella testa dei titolarissimi di Max Allegri non è facile, ci sono tante storie da raccontare e tante che domani potrebbero essere scritte.
Pensate a Buffon, l’eterno capitano, colui che più di tutti merita questa coppa. Perchè alla sua età magari i pensieri sono altri, mentre lui ha in testa solo il forte desiderio di vincere quella maledetta coppa che potrebbe spianargli la strada verso il pallone d’oro, forse l’unico riconoscimento che gli manca. Non può uno come lui avere timore degli avversari, qualunque sia il loro nome.
BBC+A: questo è il nuovo motto della difesa dei bianconeri, perchè il muro italiano formato da Barzagli, Bonucci e Chiellini è reso ancora più compatto da un brasiliano come Alex Sandro, che nella prima annata a Torino era quasi un oggetto misterioso ma che poi ha fatto capire a tutti che i soldi spesi per lui sono stati spesi egregiamente; per un giovanotto questo ed altro. Giovanotti non sono più invece i 3 moschettieri italiani, che però uniscono un fisico da ultratrentenni ad una mentalità che pochi hanno, soprattutto quando si devono giocare partite così.
Solidità e fantasia: non c’è mix migliore paragonabile a due centrocampisti come Pjanic e Khedira. Il bosniaco finalmente ha trovato la sua posizione, il tedesco dopo tanti infortuni è stato catapultato nel teatro dei sogni. Cosa deve pensare uno come lui, che è stato scaricato proprio dal Real e che domani ha la possibilità di prendersi una bella rivincita. E cosa deve pensare il bosniaco, arrivato a Torino con la scomoda targa di “traditore” e che in pochi mesi ha l’occasione di dimostrare a tutti il suo valore.
Se ad agosto scorso vi avessero detto che Mandzukic sarebbe stato arretrato ad esterno in una linea a tre dietro l’unica punta e che sarebbe ringiovanito probabilmente avreste riso, tutti. Così è stato. Anche lui, che giovane non lo è più, sta vivendo una seconda giovinezza all’ombra della mole. Cosa deve pensare lui che sfiderà da ex colchonero il Real. Lui che ha già vinto la Champions e che ha l’occasione di aumentare il numero nella casella di trofei vinti in carriera. Ha già segnato in finale di Champions, per maggiori dettagli chiedete a Weidenfeller.
E’ arrivato a Torino dopo essere stato scaricato dal Barcellona, che non credeva più in lui e lo dava per finito. Finito? Uno come lui serviva eccome alla banda di Allegri, che si è ritrovato in squadra uno che ha vinto praticamente tutto e che sta dando alla squadra una personalità più europea. Cosa deve pensare Dani Alves, che domani ha l’occasione di far ricredere tutto il popolo blaugrana. Ha già vinto tanto, ma questo trofeo lui lo merita davvero.
E’ sicuramente il giocatore più atteso, il maggior talento della Juventus. Cosa deve pensare Paulo Dybala, che in due anni è cresciuto in maniera esponenziale e che forse in un palcoscenico così non ci si è mai trovato, non per colpa sua. Max Allegri nella conferenza stampa pre-finale ha detto che non sentirà la pressione perchè è maturato moltissimo. Noi gli crediamo, come Paulo ha sempre creduto di poter arrivare lì. Ce l’hai fatta, forse anche troppo presto.
E poi c’è lui, il bomber da 90 milioni che ha segnato 32 gol in stagione. Cosa deve pensare Higuain, che in un anno ha fatto capire a tutti di poter giocare ad alti livelli anche in Champions e che può segnare anche lontano da Napoli. Domani si arriva al traguardo, manca l’ultimo passo.
Cosa deve pensare infine Max Allegri, che in 3 anni ha battuto un’infinità di record e che domani ha la possibilità di zittire tutti gli scettici di 3 anni fa al suo arrivo a Torino. Ricordate?
Ovviamente non possiamo dimenticarci di tutti gli altri della rosa, che lo stesso hanno contribuito a questa stagione fantastica. Lo stadio è pronto, Cardiff è caldissima, siamo arrivati al rush finale e manca solo l’accelerata finale. La Juventus ha dimostrato che con il lavoro si può arrivare in alto, ci deve credere solo un altro po’. Till the end.