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Vent’anni dopo. Riecco la Lazio. Riecco Simone Inzaghi, che uomo Champions lo era da giocatore e uomo Champions è da allenatore. La squadra biancoceleste torna a superare la fase a gironi a vent’anni dall’ultima volta. Un successo sul Club Brugge permette ai biancocelesti di chiudere al secondo posto del girone alle spalle del Borussia Dortmund, con la speranza di un sorteggio abbordabile agli ottavi di finale. Parola all’urna. Ma per ora la parola è di Ciro Immobile, che continua la corsa a Piola per numero di gol in maglia biancoceleste e supera un record che durava da 97 anni: quello di Fulvio Bernardini, in gol per otto partite consecutive, una in meno del bomber di Torre Annunziata. Tutta un’altra musica, insomma, rispetto all’apparizione del 2007 con una sola vittoria in sei partite e un ultimo posto che portò solamente l’eliminazione a Delio Rossi. Ora per la Lazio sotto la pioggia battente dell’Olimpico c’è un pareggio sufficiente ma sotto le aspettative: prima Correa, poi Immobile su rigore, sfruttando in seguito anche l’espulsione dell’ingenuo Sobol. Nella ripresa brividi, il più grande nel recupero con una traversa che fa tremare Inzaghi. Male nel secondo tempo, sufficiente per raggiungere l’obiettivo. Chi ha rimpianti è il Club Brugge che inseguiva ugualmente la storia (mai qualificato in otto tentativi). Simone Inzaghi si gode un traguardo storico e guarda già al campionato. Sabato sera all’Olimpico c’è l‘Hellas Verona e Immobile cerca i tre punti. All’attaccante mancano tredici gol per raggiungere Piola. La storia è davvero dietro l’angolo.
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