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Saranno dei quarti di finale di Champions League per cuori forti. E purtroppo senza italiane. Soprattutto, due di questi mettono in scena dei remake delle finali delle ultime tre annate, a testimoniare quanto si tratti di super sfide destinate a essere consegnate alla storia di questa stagione. E’ una di queste, senza ombra di dubbio, Bayern Monaco-Psg: i campioni contro i vicecampioni in carica, i tedeschi che sembrano ancora la squadra da battere e si fonda su certezze e continuità contro i parigini che hanno cambiato gestione tecnica e sono abbastanza altalenanti, ma che agli ottavi contro il Barcellona hanno dimostrato che in una serata sì possono fare molto male a chiunque. Il pronostico è aperto, ma la sensazione è che la squadra che andrà fuori sarà costretta a considerare la campagna europea 2020/2021 un vero fallimento. Nonostante tutto. Anche Real Madrid e Liverpool si ritroveranno una contro l’altra dopo la finale del 2018 che grida ancora vendetta per l’infortunio provocato a Salah da Sergio Ramos e per le papere di Karius. In porta c’è Alisson, l’egiziano dovrebbe esserci dal 1′ e sfiderà ancora il centrale spagnolo. Ma soprattutto, nel frattempo Klopp ha vinto la Champions e ha vissuto però gli ultimi mesi da incubo. Può succedere letteralmente di tutto e la vincente in semifinale avrebbe uno scontro non impossibile contro una tra Porto e Chelsea: occasione ghiottissima.
Il Manchester City è l’altra squadra da battere e sta incantando l’Europa per il suo modo di giocare. Ma fin qui in Champions di fatto ha giocato contro nessuno: il girone è stato di una facilità estrema, agli ottavi il Borussia Monchengladbach è stato solo uno sparring partner. Ora però si fa sul serio: non è certo irresistibile – soprattutto dietro – il Borussia Dortmund, ma la tenuta difensiva dei citizens sarà attesa dalla prova del nove contro lo spauracchio Erving Haaland, che siamo certi non mancherà di timbrare il cartellino. E poi’, c’è la sfida tra le cenerentole: il Porto ha eliminato tutto sommato con merito la Juventus e sembra destinata a essere soltanto una meteora, ma ha pescato un Chelsea che con Tuchel sta facendo benissimo, ma che non ha una rosa all’altezza delle altre big. La freschezza dei giovani e il talento di alcuni assi offensivi, però, potrebbero rendere i blues una scheggia impazzita per tutte.
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