Champions League

Il Real Madrid non perde una finale di Champions da oltre quarant’anni: Ancelotti cerca l’ennesimo trionfo

Esultanza Real Madrid
Esultanza Real Madrid - Foto Isabel Infantes PA Wire/PA Images / IPA

Imbattibile? No. Però quasi. Il Real Madrid cerca la sua quindicesima Champions League da inserire in una bacheca immensa, e come spesso capita parte da favorita assoluta. Lo fa dopo aver battuto altre due tedesche, il Lipsia agli ottavi e il Bayern Monaco nella durissima semifinale (con in più l’Union Berlino sfidato nei gironi), dunque ecco l’ultima formazione di Germania rimasta, il Borussia Dortmund, l’ultimo ostacolo da superare per riscrivere ulteriormente la storia. Un percorso di certo complicato, con la strada per nulla spianata, visto che i blancos di Carlo Ancelotti hanno dovuto eliminare, ai rigori dopo due sfide stellari ai quarti, i campioni in carica del Manchester City. Poi, si sono seduti sulla riva del fiume e hanno aspettato di capire quale rivale avrebbero trovato nell’atto conclusivo di Wembley, e saranno proprio i gialloneri che l’ultima finale l’hanno giocata proprio a Londra, perdendola undici anni fa, e che hanno trionfato per la prima e unica volta nel 1997 contro la Juventus.

Il Real Madrid, invece, mette sul piatto anche la storia. Diciassette finali, quattordici vittorie, la Champions (o Coppa dei Campioni) è la casa della Casablanca. E la Champions, in senso stretto (dunque dal 1992) ha visto solo trionfi per i blancos una volta arrivati a giocarsi la finale: ne hanno disputate otto, le hanno vinte tutte. Le uniche tre sconfitte in questa competizione riguardano la storia e la preistoria del calcio, due negli anni ’60 e la più recente nel 1981 contro il Liverpool. Recente, si fa per dire: oltre quarant’anni fa, poi ritrovarsi le merengues in finale vuol dire veder poi il loro capitano alzare il trofeo.

Lo sa bene il Borussia Dortmund, che fa i conti anche con un certo signor Carlo Ancelotti. L’italiano è il re di coppa: quattro Champions vinte, record assoluto, due col Milan e due col Real, e potrebbe arrivare la quinta se i pronostici saranno rispettati. Carletto vuol dire ‘eurotrionfo’: affidare ad Ancelotti una squadra ricca di campioni e con le ambizioni al massimo, al di là di qualche detrattore che ne critica un gioco forse non esaltante e decisamente rispettoso dell’avversario, fa rima con il garantirsi le più ampie chance di raggiungere l’obiettivo. Lo dice la storia. Il suo Real Madrid, poi, è imbattuto nelle dodici partite di questa stagione, con otto vittorie e quattro pareggi, però a sorpresa questa è la prima volta che raggiunge una finale della coppa più prestigiosa senza perdere una partita.

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