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“Sono emozioni che rimarranno per tutta la vita perché il nostro percorso in Champions League non è stato facile. Abbiamo giocato contro il Paris Saint-Germain, che era favorito. Abbiamo giocato contro il Chelsea, campione in carica. Abbiamo giocato contro il Manchester City, che l’anno scorso è arrivato in finale. Questo dimostra che siamo un’ottima squadra e che non ci arrendiamo, che abbiamo forza mentale; siamo una squadra forte che, con l’aiuto dei tifosi, può ribaltare qualsiasi situazione“. Queste le parole di Karim Benzema in un’intervista alla Uefa in vista della finale di Champions League contro il Liverpool. “Ci sono giovani come Rodrygo, Vinicius Junior o Eder Militão che però hanno già giocato 70 o 100 partite. Alcuni ne hanno giocate 100, ma nel gruppo i più giovani ascoltano i più grandi. Noi diamo consigli e loro dicono quello che pensano: è così che funziona un gruppo. Non c’è differenza, a parte l’età , e andiamo tutti d’accordo”, spiega.
Ora può battere il record di CR7, autore di 17 gol in una sola edizione di Champions League. “I record sono fatti per essere infranti. Per me però quello che conta di più è dare il massimo in campo per aiutare la squadra a vincere; se riesco a segnare o a fare un assist va bene, ma la cosa più importante è scendere in campo e vincere la partita – spiega Benzema –. Il mio gol preferito di questa stagione? Sono stati tutti belli e importanti. Forse il più bello è stato il terzo contro il PSG o il rigore contro il Manchester City, ma anche il colpo di testa contro il Chelsea è arrivato grazie a una bella giocata”.
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L’ex Lione torna sul fattore esperienza. “Ci sono sempre più giocatori che migliorano dopo i 30 anni. Io mi prendo cura di me e sto molto attento a quel che faccio. Mi riposo il più possibile, mi alleno duramente, trovo il tempo per lavorare correttamente e in più penso che l’esperienza aiuti. Ecco perché oggi mi sento benissimo, sia tecnicamente che mentalmente. Quando avevo 19-20 anni ero ossessionato dal calcio. Poi pian piano ti rendi conto che stare in campo non è tutto. Ci sono molte altre cose importanti: mangiare bene, dormire bene, riposarsi abbastanza, lavorare in palestra. Allora non lo facevo, perché per me il calcio era solo ciò che succedeva in campo”.
Nella storia del club c’è già , ma non è questo il chiodo fisso di Benzema in questo momento. “Vedrò se ho fatto la storia del club quando concluderò la carriera. In ogni caso, tutte le partite sono importanti per me. Cerco di fare qualcosa di nuovo ogni volta, di divertire i tifosi. Ovviamente, il mio sogno è vincere un’altra Champions League, ma per vincere dobbiamo prepararci molto bene“, ha concluso Benzema.
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