
Kylian Mbappé - Foto Bagu Blanco/Pressinphoto/Shutterstock
Una missione impossibile per quasi tutti. Rimontare tre gol di scarto in Champions League è un’impresa riuscita a pochi, pochissimi. Quarantotto squadre ci hanno provato e solo quattro ci sono riuscite. Ci proverà anche il Real Madrid stasera contro l’Arsenal, capace di vincere l’andata dei quarti di finale col risultato di 3-0 grazie alle splendide reti di Declan Rice (doppietta) e Mikel Merino. Sulla carta l’esito sembra già scritto, ma novanta minuti al Bernabeu sono lunghi, come hanno ricordato gli stessi Blancos con un post sui social. Pane per i denti di chi è abituato a riscrivere la storia del calcio. “Le possibilità di qualificazione sono piuttosto basse, ma dobbiamo impegnarci al 100%“, ha dichiarato l’allenatore Carlo Ancelotti. “Dobbiamo fare tutto il possibile. È l’occasione per reagire a una partita poco brillante. Nel calcio può succedere di tutto. Dobbiamo crederci. Dobbiamo avere fiducia perché, a volte, e spesso al Bernabéu, è successo”, le sue parole. Carico anche Lucas Vázquez: “È difficile, ma se c’è una squadra al mondo che può ribaltare questa situazione, quelli siamo noi davanti ai nostri tifosi di casa, nel nostro stadio. Mercoledì vedremo una partita diversa e, se restiamo uniti, ce la faremo”.
I precedenti
Vazquez ha però detto un’inesattezza. Ci sono state infatti altre quattro squadre nella storia della Champions League ad aver rimontato nel match di ritorno uno svantaggio di tre gol. Nel 2003/04 il Deportivo realizzò un autentico miracolo sportivo contro uno dei Milan più forti di tutti i tempi. “I miracoli accadono spesso, cose che razionalmente non ci si aspetterebbe”, disse Javier Irureta dopo il 4-1 inflitto dai rossoneri. Nel match di ritorno il miracolo iniziò a completarsi nel primo tempo con le reti di Walter Pandiani, Juan Carlos Valerón e Albert Luque, prima che il subentrato Fran González realizzasse il quarto gol.
Per un’altra rimonta di questo tipo è stato necessario aspettare tredici anni. Merito del Barcellona, unica squadra capace di rimontare uno svantaggio di quattro gol nel match di ritorno (4-0 l’andata). A farne le spese il PSG, caduto al Camp Nou col risultato di 6-1. Suarez, un autogol di Kurzawa e il tris di Messi portarono il risultato sul 3-0 prima dello scoccare dell’ora di gioco, ma Cavani sembrò smantellare ogni velleità di rimonta. Salì in cattedra quindi Neymar che dall’88’ in poi realizzò due gol, prima della rete decisiva di Sergi Roberto al 95′.
Barcellona protagonista anche nella stagione successiva, ma stavolta in veste di vittima. La carnefice invece fu la Roma. Al Camp Nou contro il Barcellona due autogol di Manolas e De Rossi portarono il risultato sul 4-1 per i blaugrana. Tutto facile, sulla carta, per Messi e compagni. Ma l’Olimpico il 10 aprile del 2018 si trasformò in un calderone bollente, che spinse i giallorossi a realizzare una delle più grandi imprese della loro storia. E la sorte aiutò proprio gli sfortunati della vigilia, De Rossi e Manolas, autori rispettivamente del secondo e del terzo gol, dopo l’iniziale vantaggio di uno strepitoso Dzeko.
Un duro colpo per il Barcellona, punito anche nell’annata seguente. La squadra blaugrana vinse 3-0 il match di andata contro il Liverpool e perse 4-0 il ritorno ad Anfield Road. Un’impresa leggendaria dei Reds, costretti a fare a meno di Salah e Firmino. Decisivi i gol di due attori non protagonisti: Wijnaldum, autore di una doppietta, e Origi. Stasera gli occhi del mondo saranno su Bellingham, Mbappè e Vinicius. Ma occhio agli insospettabili, come insegna la storia.