Un momento così, con questa continuità e questa serenità , forse in Francia non l’aveva ancora mai vissuto. Gianluigi Donnarumma ha spazzato via ormai tutte le critiche che lo hanno accompagnato in passato nella sua avventura al Paris Saint Germain e lo ha fatto con le prestazione e i numeri, che delle sue performance sono diretta conseguenza. Nell’ultima partita contro il Monaco (finita 0-0), dopo essersi opposto a Balogun, Gigio ha negato la rete anche a Minamino e Akliouche. Totale di sei tiri nello specchio, tutti non banali e tutti neutralizzati. Come si legge nelle statistiche della Ligue 1, per la quinta volta in campionato Donnarumma ha effettuato almeno cinque parate in una gara di Ligue 1. Solamente il portiere del Clermont, Mory Diaw (otto partite) ha fatto meglio dell’italiano. Dopo un febbraio speciale, in cui ha subìto quattro gol in sei partite, tagliato il traguardo delle 100 presenze col Psg e compiuto 25 anni, Gigio si prepara alla sfida dell’Anoeta contro una Real Sociedad che in casa sa creare tanto e che deve rimontare un 2-0. Un nuovo esame di maturità per chi ha vinto un Europeo e per chi sogna di fare il bis in Germania. Spalletti se lo augura e lo osserva, senza avere alcuna intenzione di cambiare le gerarchie, nonostante l’ottima stagione al Tottenham di Vicario.
“Gianluigi è felice in questa squadra”, spiega chi gli sta intorno, come riportato da L’Equipe. “Ha trovato il suo posto nello spogliatoio, apprezza molto i suoi compagni e l’atmosfera che c’è intorno alla squadra in questa stagione. Soprattutto ha la fiducia del suo allenatore, questa è la cosa più importante”. Eppure, le premesse non erano delle più esaltanti. Anzi, in estate c’era chi ipotizzava una incompatibilità tra Donnarumma e Luis Enrique. Il primo palla al piede non è mai stato un top della categoria, mentre il secondo tradizionalmente chiede buone doti di impostazione al suo portiere, che spesso è più un regista aggiunto che un estremo difensore. Eppure, Gigio è riuscito ad evolvere anche in questo fondamentale, riuscendo a trasmettere sicurezza all’intero reparto. Ora c’è l’esame Champions per zittire chi ancora gli contesta l’errore ai quarti di finale del 2021-22 e per scrivere nell’agenda della dirigenza parigina il tema rinnovo. Per un Kylian Mbappè in uscita da svincolato con direzione Madrid, c’è un Donnarumma in scadenza nel 2026. Non imminente, ma nemmeno lontano. Prevenire meglio che guarire, soprattutto se si sta per perdere a zero il calciatore più forte al mondo.