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Per la quarta stagione consecutiva, il Barcellona incassa una figuraccia in campo europeo. Nel 4-1 inflitto dal Psg al Barcellona spicca Mbappé ma anche i tratti arrendevoli di una creatura ferita che non riesce più a cambiare capitolo. Persino l’irreale prestazione di Kylian Mbappé sembra aver assunto tratti più normali di fronte alle macerie blaugrana. Sorprende la naturalezza e l’assenza di reazione in Messi e compagni. Sorprende il non sorprendersi più nel vedere il leggendario Barcellona dominato e travolto dagli avversari: Roma, Liverpool, Bayern Monaco e ora Psg che al ritorno avrà il compito di scacciare gli incubi rimonta. Non sorprende più Kylian Mbappè, secondo calciatore nella storia della Champions League ad aver siglato una tripletta al Camp Nou da avversario, dopo Andriy Shevchenko nel novembre 1997 e ora a quota otto reti nella fase ad eliminazione diretta, come riporta Opta. Mbappé oscura Messi. Il Psg si fa beffe del Barcellona in una rivalità tutta nuova nel panorama del calcio europeo. Dalla remuntada del 2017 alle tensioni recenti: Al Khelaifi insultato dai tifosi all’arrivo a Barcellona, con la complicità degli interessi tutto fuorché velati dei parigini per Leo Messi. Alla luce degli ultimi anni e dei mal di pancia di Messi, il Barcellona avrà la forza di costruire nella testa dei calciatori anche solo una velleità di rimonta? Difficile. Mai come oggi, l’ambiente Barcellona è stato così debole, frastagliato e fragile. E l’imminenza delle elezioni non aiuta.
Ha saputo reagire invece il Liverpool. Tre sconfitte consecutive in campionato, trenta punti in meno rispetto alla scorsa stagione e un calo verticale di prestazioni di elementi centrali come Alisson. Sono numeri e fatti della squadra di Klopp alle prese con una crisi di risultati che potrebbe quantomeno essere più lontana dopo la convincente vittoria sul Lipsia per 2-0 nel neutro della Puskas Arena. La seconda forza della Bundesliga è stata in partita solo nei momenti di ritmi bassi, innaturali per un Liverpool assopito in un primo tempo con un tiro in porta a testa e un gol giustamente annullato a Firmino. Nella ripresa, il Liverpool non cambia ma cambia il Lipsia. Più distratto e impreciso. E sugli sviluppi di due svarioni, il Liverpool non perdona. Al 53′ Sabitzer sbaglia il retropassaggio e lancia involontariamente Salah che non perdona per l’1-0. Poco dopo è il turno di Mane, ma soprattutto di Konate che sbaglia tutto e spiana la strada per l’ex Southampton, autore del 2-0. Due anni fa, una era la vittima e l’altra la carnefice. Oggi Barcellona e Liverpool sono ugualmente in difficoltà ma con una differenza: una sa reagire, l’altra fatica anche solo ad immaginarsi al vertice.
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