Porto-Roma destinata ancora a far discutere. Mentre l’opinione pubblica si schierava contro l’operato di arbitro e Var nella serata dolorosa al Do Dragao per i giallorossi, nelle stanze dell’Uefa venivano analizzati gli episodi per il consueto report sui casi più spinosi del designatore Rosetti: ebbene, per i massimi dirigenti arbitrali della federazione europea, nessun errore nel corso del match degli ottavi di finale. Sia l’arbitro Cakir che il Var Marciniak avrebbero preso le decisioni corrette nei tre episodi più importanti della sfida: “Il VAR, dopo aver verificato la linea del fuorigioco che ha confermato che l’offendente era in gioco, ha chiesto all’arbitro se avesse avuto visione della trattenuta commessa dal calciatore della Roma. L’arbitro ha confermato di non aver visto alcuna trattenuta durante l’azione e ha chiesto che gli venissero preparate le immagini così da attuare una On Field Review (per la mancata visione di un incidente serio). La review l’ha convinto a concedere il calcio di rigore, che avrebbe dovuto concedere per la trattenuta”, questo il responso per quanto riguarda il rigore concesso nel finale ai lusitani per l’ingenua trattenuta di Florenzi; resta qualche dubbio, ma nulla di non supportabile.
a far storcere il naso è l’analisi del contatto tra Marega e Schick all’ultimo minuto della partita. Ecco come viene spiegato il processo decisionale di quest’ultimo episodio sul sito dell’Uefa: “L’arbitro si trovava vicino all’azione e ha visto il potenziale episodio dal vivo, non ravvisando alcun fallo”ha deciso di ritardare la ripresa del gioco per dare più tempo al Var di rivedere l’azione dalle varie angolazioni disponibili. È stato effettuato un controllo e le immagini sono state studiate attentamente, ma il Var non ha rilevato prove evidenti”. “Quindi, il Var ha informato l’arbitro che dal controllo non sono stati rilevati errori chiari ed evidenti, e che dunque non vi erano i presupposti per un intervento del Var e per una revisione a bordo campo”.