[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”10725″]
Crolla l’Inter a Wembley. Il Tottenham vince per 1-0 con gol di Eriksen nella quinta giornata della fase a gironi della Champions League e supera i nerazzurri nella classifica del girone, portandosi al secondo posto. Ora le possibilità di qualificazione degli inglesi sono interamente nelle loro mani: basterà “soltanto” vincere in casa del Barça (già primo per matematica) per andare agli ottavi. Scopriamo insieme tutti i voti dell’incontro, che si è appena concluso.
Tottenham (4-2-3-1):
Lloris 6.5
Praticamente inoperoso fino ad una sassata di Perisic, su cui si fa trovare pronto.
Aurier 6
Costantemente in proiezione offensiva, l’ivoriano è tatticamente quindi un’arma importante, in realtà non molto sfruttata: la linea di passaggio verso di lui spesso resta un’ipotesi.
Alderweireld 6
In una mezza occasione si distrae e Icardi gli scappa alle spalle: lì se la cava con un’ammonizione. Per il resto tutto ok.
Vertonghen 6.5
Prestazione tosta, molto simile a quella del compagno di reparto, ma senza nessuna disattenzione. Va anche vicino al gol, su un assist al bacio di Eriksen.
Davies 6
Ordinaria amministrazione per il gallese, che non viene sollecitato più di tanto in nessuna delle due fasi.
Sissoko 6.5
Un motore: il francese recupera un numero spropositato di palloni ed abbina alla quantità anche una buona qualità. Cala un po’ nella ripresa, poi con un altro break improvviso avvia l’azione dell’1-0.
Winks 6
Esibisce buona tecnica nella costruzione, anche quando si alza è spesso pericoloso: così arriva a colpire una sfortunata traversa nella prima frazione. Fa peggio nella ripresa, complice anche un po’ di nervosismo (87’ Dier s.v.).
Lamela 6.5
Dà la sensazione di essere un giocatore vivo, reattivo, in palla. Trova qualche spunto vincente e non si risparmia mai nella corsa. Sicuramente segnali positivi dal Coco (70’ Eriksen 7 pronti-via entra e da fermo quasi fa segnare Vertonghen. Non ci mette molto a mettersi in proprio e segnare la rete che vale gioco, set ed incontro).
Alli 6.5
I movimenti richiesti da Pochettino ormai fanno parte del suo DNA, stasera però sembra mancargli il colpo giusto, fino a quando non trova l’assist verso Eriksen con grande freddezza.
Lucas Moura 6
La sua elettricità lascia sempre una certa sensazione di pericolo, ma poi il brasiliano concretamente mette a referto molto poco (62’ Son 6 non incide, ma non tocca chissà quanti palloni).
Kane 6
Come sempre, l’inglese si muove con intelligenza e trova tante giocate utili, ma più da trequartista che da centravanti. In area, tutto sommato perde la maggioranza dei duelli con De Vrij e Skriniar. Da lui è lecito aspettarsi qualcosa in più.
All. Pochettino 6.5
Prepara il match sul punto debole dell’Inter, le uscite palla al piede. Poi non si scompone quando il vantaggio non arriva e la porta a casa con delle sostituzioni intelligenti.
Inter (4-2-3-1):
Handanovic 6
C’è su tutte le traiettorie che vanno fuori, ma di fatto i londinesi non lo impegnano mai più di tanto.
D’Ambrosio 5.5
Era prevedibile che l’italiano andasse un po’ in difficoltà al primo impatto con Wembley. Pian piano però si adatta. Sul gol l’errore è suo, ma comunque si trovava a gestire un due-contro-uno in area.
De Vrij 6
Partecipa bene all’operazione “difesa dell’area”, mostrandosi attento e preparato. Pure il suo atteggiamento sull’azione decisiva però è rivedibile e questo sul voto finale pesa (82’ Miranda s.v.).
Skriniar 6.5
Vince quasi tutti i duelli, che si tratti di svettare di testa o frenare una serie di dribbling. Pulito anche in fase d’impostazione. Il coronamento di questa prestazione sarebbe stato il gol, che sfiora soltanto su un calcio piazzato.
Asamoah 6
La solita prestazione di attenzione purissima per il ghanese, che pur senza giocate da sogno riesce a rendersi utile soprattutto in fase di non possesso.
Vecino 6
Mentre gli altri fanno fatica, lui si mostra intraprendente e risolve tante situazioni difficili con le sue percussioni.
Brozovic 5.5
Nel primo tempo sembra il Brozovic di qualche anno fa: il croato appare poco convinto ed in generale passivo rispetto all’incontro. Pian piano si riprende, ma poi non segue Sissoko nell’azione del gol ed il bilancio non può essere sufficiente.
Politano 6
Dei tre trequartisti è quello che offre buoni spunti con più continuità. Gli manca un po’ di cattiveria magari in certi casi (83’ Keita Baldé s.v.).
Nainggolan 5
Con il loro pressing furioso, gli Spurs inibiscono anche la carica agonistica del belga. Un problema fisico lo costringe ad uscire presto, prima anche di entrare in partita (44’ Borja Valero 6.5 l’area di rigore non è il suo regno, ma le sue qualità in palleggio cambiano il volto del Biscione. Si muove, ricama, dirige).
Perisic 6
Il croato inizia con un buon piglio che si spegne quasi subito, in una marea di giocate stentate. L’intervallo gli fa bene e si mostra più vivo, sfiorando pure il gol dopo uno scambio con Borja.
Icardi 5
Non è questa la sede migliore per giudicare il suo scarso apporto alla manovra, ma al capitano dei milanesi stavolta manca anche lo smarcamento giusto che lo ha sempre contraddistinto, vuoi pure per meriti degli avversari.
All. Spalletti 5.5
Nainggolan, così accacciato, sarebbe dovuto uscire prima. E forse stavolta il tecnico dei lombardi avrebbe anche potuto pescare qualche carta in più dalla panchina prima di subire il gol.