La Roma torna da Anfield col morale a terra. I primi venti minuti di gara illudono il popolo giallorosso, ma la traversa di Kolarov è soltanto un fuoco di paglia. L’uragano Liverpool si abbatte senza pietà sui giallorossi: le doppiette di Salah e Firmino, intramezzate dal timbro di Mane, chiudono con ogni probabilità il discorso qualificazione e riempiono di dubbi la testa di Di Francesco. Nel finale, a sorpresa, arriva la reazione giallorossa: il guizzo di Dzeko prima ed il rigore di Perotti poi accorciano le distanze ed alimentano i sogni di una seconda, storica, possibile remuntada giallorossa.
Roma (3-4-2-1):
Alisson 5.5
Attento sulle palle alte e sulle sollecitazioni da fuori, non può nulla su nessuna delle reti degli uomini di Klopp.
Fazio 5.5
Il Comandante parte a mille e legge ottimamente ogni situazione di gioco, ma quando il Liverpool diventa travolgente anche lui è costretto ad alzare bandiera bianca.
Manolas 5
Tanti svarioni nel cuore della difesa. Il movimento ad elastico di Firmino lo manda letteralmente in tilt ed il difensore greco arriva a commettere errori davvero banali.
Jesus 4
Nella sua zona Salah fa semplicemente quello che vuole. Tutte le reti dei Reds arrivano dalla sua zona. Inadatto a serate del genere (67’ Perotti 6.5: è lui che riesce finalmente a portare il pallone nella metà campo del Liverpool. Calcia un rigore da manuale).
Florenzi 6
Solito motorino sulla corsia di destra: recupera palla e spinge fino a servire le punte. Dalle sue parti, stranamente, non arrivano particolari pericoli.
De Rossi 5.5
Dà l’anima in fase difensiva, ma questa sera sembra predicare nel deserto (67’ Gonalons 5.5: tocca pochi palloni e li gioca tutti in orizzontale).
Strootman 5.5
I continui inserimenti di Wijanldum per lui rappresentano ancora un rebus irrisolto. Ha sulla coscienza la rete del 5-0, ma rimedia essendo determinante nell’azione che vale il 5-2.
Kolarov 5.5
Parte senza eccedere, poi all’improvviso sfiora il bersaglio grosso con un bolide da fuori. È chiamato a stare basse per dare una mano a Juan Jesus, ma quattro reti su cinque arrivano dalla sua corsia.
Under 4.5
Manca la personalità che in questo tipo di partite serve come il pane. Il turco appare acerbo e decisamente troppo timido. Viene sovrastato fisicamente su ogni pallone dai difensori inglesi (46’ Schick 5: leggermente più intraprendente del compagno sostituito).
Nainggolan 6
Fase di raccordo così così, con errori banali palla al piede e pochi palloni conquistati. Rimedia alla sua partita nel finale, servendo prima l’assist a Dzeko e procurandosi poi il calcio di rigore.
Dzeko 6
Alla prima vera occasione utile buca Karius. Buono il lavoro di raccordo, tra protezione del pallone e scarico per i compagni: peccato che il bosniaco abbia potuto dire la sua soltanto nei venti minuti iniziali.
All. Di Francesco 4.5
La riproposizione della difesa a tre si rivela fallimentare, con le tre punte inglese che arrivano spesso a trovarsi uno contro uno. Ogni volta che il Liverpool attacca diventa pericolosissimo: il pericolo goleada diventa piano piano realtà. La serata più importante finisce col rivelarsi una terribile agonia, anche se la reazione nel finale accende qualche barlume di speranza. Insieme al rimpianto di aver cambiato le cose in corsa troppo tardi.
Liverpool (4-3-3):
Karius 6; Alexander-Arnold 6.5, Lovren 6.5, Van Dijk 6, Robertson 6.5; Oxlade-Chamberlain SV (18’ Wijnaldum 7), Henderson 6.5, Milner 7; Salah 9, Firmino 8, Mane 7.
All. Klopp 7.5