
Thuram - Foto Hollandse Hoogte/Shutterstock
L’Inter doma un avversario insidioso e fa sua la gara di andata degli ottavi di finale di Champions League: battuto il Feyenoord a domicilio per 0-2. Dopo un primo tempo equilibrato e complicato per i nerazzurri, a sbloccare la partita è un gol di Thuram al 38′. L’attaccante francese, ancora alle prese con il recente infortunio, non è ancora al meglio, ma con le sue giocate è risultato più che decisivo contro gli olandesi. Un’ulteriore doccia fredda per gli uomini di Robin Van Persie arriva al 50′, quando Lautaro Martinez scarica all’incrocio un destro potente, firmando lo 0-2. Al 65′ Zielinski avrebbe l’opportunità per il tris, ma il suo calcio di rigore (conquistato da Thuram) viene intuito da Wellenreuther. La partita di fatto finisce qui, con il Feyenoord che non ha la forza di rientrare in partite e l’Inter che, da canto suo, non concede occasioni per farlo.

Pagelle Feyenoord-Inter, i voti dell’andata degli ottavi di Champions
J. Martinez, 6.5: sicuro nelle uscite (tranne una sbavatura nel secondo tempo), chiude anche nelle poche occasioni in cui è richiesto il suo intervento. Di fatto inoperoso nel secondo tempo.
Pavard, 5: è il nerazzurro più in difficoltà. Fatica a tenere Osman, nel secondo tempo azzarda un anticipo totalmente in ritardo dal quale poi nasce la traversa di Moder. Graziato.
De Vrij, 6.5: ordinaria amministrazione per l’ex di giornata, che all’uscita dal campo viene tributato dai suoi ex tifosi dopo aver annullato uno spento Carranza (72′ Bisseck 6. Entra a risultato già acquisito ma ha comunque il tempo di perdersi Hancko, che per sua fortuna colpisce male. Nel finale, però, quasi serve un assist a Dumfries).
Acerbi, 6.5: anche da parte sua partita solida. Dopo essersi scambiato sulla fascia con Bastoni in alcune situazioni, chiude da centrale.
Dumfries, 7: tra i più attivi dei suoi fin dai primi minuti. Partecipa anche al primo gol, mettendo in difficoltà la retroguardia del Feyenoord e servendo il “pre-assist” a Barella. Nel secondo tempo prova anche a mettersi in proprio, calciando di poco a lato.
Barella, 7: partita solida, senza sbavature ma anche senza particolari acuti, ma l’unico porta allo splendido assist di prima per Thuram (62′ Frattesi 6. Anche lui, come gli altri subentrati, non dà un apporto degno di nota, ma non commette errori palla al piede in un paio di situazioni).
Asllani, 6: partita senza sbavature, anche perché non si prende particolari rischi. E a volte va bene anche limitarsi al compitino (81′ Calhanoglu sv).
Zielinski, 5.5: qualche lampo, un doppio tentativo respinto da cui nasce il secondo gol, ma soprattutto quel rigore sbagliato. Il tiro è angolato, ma un po’ debole e, se avesse guardato il movimento del portiere, forse avrebbe visto il tuffo super anticipato e avrebbe avuto il tempo di cambiare soluzione.
Bastoni, 7: in un ruolo non suo, gioca una partita molto positiva cimentandosi anche in una giocata decisiva nel secondo gol, con una sterzata non da centrale da cui nasce il secondo gol.
L. Martinez, 7: anche il “Toro” fatica a emergere, ma fa il suo lavoro prendendo palla e scaricandola all’incrocio per lo 0-2 (81′ Arnautovic sv).
Thuram, 8: gioca quasi al rallentatore, chiaramente non al meglio della condizione, ma le sue giocate sono tutte decisive. Dal movimento con conseguente gol dello 0-1 al rigore procurato con astuzia che poteva valere lo 0-3. Se l’Inter ha un piede e mezzo ai quarti, gran parte del merito è suo (62′ Taremi 5.5. Oggettivamente impalpabile).