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Epilogo assurdo per una bella partita, e fra sei giorni l’Atalanta dovrà ribaltare un ko per 2-1 contro il Club Brugge surreale – a dir poco – per come è maturato in Belgio. E’ un rigore inesistente, concesso dall’arbitro turco Meler e non revocato dal Var, a condannare la Dea a una sconfitta immeritata sia per come arriva che in senso assoluto: sono state tante le occasioni collezionate dalla squadra di Gasperini, che invece dovrà guadagnarsi il pass per gli ottavi, ricordando che la possibile rivale non sarebbe particolarmente dura (una tra Lille e Aston Villa), in un ritorno infuocato contro l’altra formazione nerazzurra, che ha dimostrato in ogni caso di essere rognosa e ben messa in campo, e non totalmente priva di qualità.
IL RACCONTO DEL MATCH
I padroni di casa approcciano molto bene e la sbloccano già dopo un quarto d’ora con il sigillo di Jutglà, ben lanciato da Talbi, capace di punire Rui Patricio. E già poco prima la Dea aveva sbandato e non poco sull’incursione di Tzolis. Alla mezzora un’altra occasione per il Bruges con De Cuyper, la prima chance per l’Atalanta arriva con Retegui e il suo tiro che termina fuori di poco. Passa un minuto e c’è però il pareggio atalantino grazie al tiro a giro di Pasalic. Nel secondo tempo man mano che ci si avvicina all’epilogo cresce l’Atalanta e ci sono tante occasioni, in particolare con Cuadrado, Zappacosta e soprattutto Samardzic, che spreca una grande opportunità. Nel recupero il fattaccio: Hien recupera un pallone con una chiusura pulita in area, per dinamica la sua mano colpisce il mento dell’avversario, che sfiorato si lascia andare a terra. Meler fischia un rigore ai confini della realtà, il Var non interviene e così, tra proteste infinite e un’atmosfera completamente surriscaldata, trasforma Nilsson. Tutto rimandato dunque all’andata, dove la squadra di Gasperini gioca per un solo risultato.
LE PAGELLE DI CLUB BRUGGE-ATALANTA 2-1
IL MIGLIORE – Mario Pasalic, voto 7. Grande prova del centrocampista dell’Atalanta, al quale basta un’ora per incidere molto più dei compagni. Un bel gol e giocate da Champions, non solo di qualità ma anche di intelligenza e gestione.
IL PEGGIORE – Stefan Posch, voto 5. Molto in difficoltà finché non esce per Toloi, deve forse registrare alcune dinamiche interne alla Dea.
L’ARBITRO – Umut Meler (Turchia), voto 4. Dirige bene una partita rognosa fino al 90′, poi impazzisce totalmente concedendo un rigore che per dinamica, e soprattutto a questi livelli, non si può vedere mai. Gravissimo errore e il Var non può a quel punto intervenire essendoci stato un contatto.
IL TABELLINO
CLUB BRUGES (4-2-3-1): Mignolet 7; Seys 6, Ordonez 6.5, Mechele 6, De Cuyper 6.5; Onyedika 6, Jashari 6.5; Talbi 7 (41’st Siquet sv), Vanaken 6.5, Tzolis 6 (25’st Nilsson 6); Jutglà 7 (41’st Vetlesen sv). In panchina: Jackers, Romero, Vermant, Nielsen, Spileers, Sabbe. Allenatore: Hayen 7.
ATALANTA (3-4-1-2): Rui Patricio 6; Djimsiti 6, Hien 6, Posch 5 (26’st Toloi 6); Bellanova 6 (17’st Cuadrado 6), Ederson 6, De Roon 5.5, Zappacosta 6.5 (41’st Palestra sv); Pasalic 7 (17’st Samardzic 5.5); De Ketelaere 6.5, Retegui 6 (26’st Brescianini 6). In panchina: Carnesecchi, Rossi, Sulemana, Cassa, Palestra, V. Vlahovic, Del Lungo. Allenatore: Gasperini 6.
ARBITRO: Umut Meler (Tur) 4.
RETI: 15’pt Jutglà, 41’pt Pasalic; 49’st rig. Nilsson.
NOTE: terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Hien, Cuadrado, Rui Patricio. Angoli: 4-2 per il Bruges. Recupero: 1′; 7′.