Cade l’Inter nella terza giornata della fase a gironi della Champions League, ma tutto sommato era preventivabile. Al Camp Nou perdono tutti, a Barcellona stasera i padroni di casa si sono imposti per 2-0, con reti di Rafinha e Jordi Alba. Un gol per tempo a testimoniare il gap fra le due squadre, che i nerazzurri hanno provato a colmare senza successo nella ripresa, mandando però alcuni buoni segnali. Entriamo più nello specifico con tutti i voti del match.
Barcellona (4-3-3):
Ter Stegen 6
Inoperoso fino ad un buon riflesso, su un insidioso tiro-cross di Politano. In generale comunque tante volte è stato più sollecitato.
Sergi Roberto 6
Molto spesso sale con i tempi giust(issim)i, arriva quindi al cross con frequenza ma non trova mai una giocata vincente. Da uno con la sua qualità ci si aspetta un po’ di più in termini di precisione.
Piqué 6.5
Sa come muoversi in questo genere di serate e si vede: attento e tranquillo.
Lenglet 6
Non è usuale che un difensore come lui tiri tre volte, in una singola partita, nello specchio della porta: lui lo fa e solo Handanovic gli impedisce di iscriversi al tabellino. Parlando di quello che sarebbe il suo ruolo, non fa danni (e mica è poco).
Jordi Alba 7
In una serata in cui sale meno rispetto al solito, lo spagnolo ferma tanti contropiedi. Poi, all’83esimo, decide di fare l’attaccante: scarica ed attacca lo spazio, tiro mancino, gol. Terzino solo sulla carta.
Rakitic 6.5
Meno leader della manovra rispetto al solito, una serata lineare per lui, più a muoversi in base alle lune di Arthur che non secondo il proprio istinto. Meglio nella seconda parte, nel finale va anche vicino al 2-0, prima di farlo segnare a Jordi Alba con un bell’assist.
Sergio Busquets 6.5
Lì in mezzo è silenzioso, ma come al solito non rallenta mai il gioco ed interrompe diverse trame avversarie, tramite intercetti e contrasti.
Arthur 6.5
Muove (la palla) e si muove come un veterano, sempre a testa alta in cerca del passaggio migliore, tante volte anche assumendosi dei rischi se necessario (78’ Vidal s.v.).
Rafinha 7
Inizia con un paio di conclusioni facili per Handanovic, poi colpisce come un centravanti per il gol che apre le danze. Buoni segnali dal brasiliano in generale, la sua creatività è sempre bella da vedere (72’ Semedo 6 entra per avere un po’ di dinamismo in più contro Perisic prima e Keita poi: mette in campo esattamente questo).
Suarez 7
Forse l’uruguaiano non ha più la cattiveria sottoporta di un tempo, ma le sue giocate per i compagni sono sempre sublimi, come nell’occasione in cui pennella l’assist dell’1-0. Semplicemente prezioso.
Coutinho 6
La sua qualità è sempre degna di nota, non mette però a referto giocate sensazionali, complice anche un po’ di sfortuna nell’occasione in cui un suo siluro si stampa sulla traversa (88’ Munir s.v.).
All. Valverde 6.5
Prepara il match conoscendo le difficoltà dell’Inter nel costruire gioco in maniera elaborata. Una serata tranquilla per lui, senza sussulti, come doveva essere.
Inter (4-2-3-1):
Handanovic 7
Istinto vincente due volte su Lenglet, nel mezzo è impotente sul piattone di Rafinha.
D’Ambrosio 5.5
Ordinaria amministrazione, non rinunciando ad alcune sortite offensive. Difficilmente avrebbe potuto fare di più.
Miranda 6.5
Fra i pochi ad essere abituato a quest’atmosfera e si vede: non commette svarioni, non si fa coinvolgere dalle varie situazioni, non andrà mai sotto la sufficienza.
Skriniar 6
Penalizzato perché scavalcato da un cross senza senso di Suarez in occasione del vantaggio catalano, lo slovacco di sicuro si riscatta con tante altre giocate di valore.
Asamoah 5.5
Dopo un avvio molto concreto, sbaglia la palla da cui nasce l’1-0 e da lì ne viene fuori una prova un po’ confusa, in cui amministra ma mette anche in porta Lenglet per sbaglio.
Vecino 6.5
All’inizio perde qualche palla di troppo, poi inizia a carburare e nella corsa – tanta corsa – trova anche giocate di buon livello.
Brozovic 6.5
Nei disimpegni è l’unico a rimanere tranquillo, mostrando di avere una qualità superiore. Da non sottovalutare il solito abbinamento con la quantità.
Candreva 5.5
In un tempo macina tanti kilometri e copre bene su Jordi Alba o chi per lui, ma le sue carenze a livello tecnico pesano troppo (46’ Politano 6 inizia con due tiri, pian piano il suo piglio si placa ma colleziona più giocate positive che negative)
Borja Valero 5.5
Fa tanta fatica ad essere un riferimento avanzato, allora si abbassa e qualcosina di meglio viene fuori. In generale servirebbe qualcosa in più per cucire i reparti sul piano fisico. Servirebbe Nainggolan (64’ Lautaro Martinez 5.5 ingresso piuttosto nullo: in quella zona sarebbe stata una partita complessa per chiunque).
Perisic 5.5
Nel primo tempo solo le sue poderose cavalcate spaventano un po’ i blaugrana, non riesce però a trovare continuità nelle sue giocate (77’ Keita Baldé s.v.)
Icardi 6
Nel primo tempo giocare a sessanta-ottanta metri dalla porta non lo mette a suo agio; nella ripresa si vede più coinvolto e complessivamente fa meglio. Migliora lui, migliora la squadra. Non è un caso.
All. Spalletti 6
Dopo un approccio sbagliato in generale, riesce ad aggiustare le cose con il cambio all’intervallo. Sarebbe servita certamente più fortuna però per colmare il gap fra la qualità delle due squadre.