Calciomercato e lista Uefa, un doppio intreccio che un tempo limitava le scelte delle squadre in maniera stringente e che oggi è di gran lunga regolato da un sistema più flessibile. Ci sono comunque alcune regole da tenere d’occhio. Venerdì 3 febbraio chiuderà il mercato di gennaio per i cinque top campionati e otto giorni dopo inizieranno gli spareggi per la fase ad eliminazione diretta di Champions League. Nel mezzo, giovedì 6 febbraio, le squadre dovranno consegnare la lista definitiva comprensiva di (eventuali) modifiche. Entra nel vivo una stagione di prime volte caratterizzata dalla nuovissima fase campionato e dal Mondiale per club a 32 squadre in programma tra giugno e luglio. Gli impegni sono tanti e il mercato di riparazione ha offerto alle squadre l’assist per correggere errori commessi in estate e per rinforzarsi in determinate posizioni. Il colpo di questo gennaio è quello di Khvicha Kvaratskhelia, passato dal Napoli al PSG. Mentre ha fatto il percorso inverso, dalla Francia all’Italia, Randal Kolo Muani, nuovo attaccante della Juventus.
COME SONO CAMBIATE LE REGOLE
Si parte da una premessa, ormai nota al grande pubblico, ma è sempre giusto ricordarla. Da sette anni non è più in vigore quella regola che impediva ai giocatori di chiudere una competizione europea con una squadra diversa da quella con la quale avevano iniziato il medesimo torneo. Inoltre, era previsto un solo bonus per quei giocatori che erano scesi in campo in Champions e si trasferivano in squadre in corsa in Europa League: ad esempio l’Inter nel 2014-15 dopo aver prelevato Shaqiri e Podolski da Bayern e Arsenal (entrambe qualificate agli ottavi di Champions) poté registrare solamente lo svizzero nella lista di Europa League. Regole vecchie, che oggi non hanno più valore, ma che offrono l’occasione per ricordare quanto sia cambiato il calcio in dieci anni.
Dopo la chiusura della fase campionato, le squadre ancora in corsa in Champions League, Europa League e Conference League possono registrare un massimo di tre nuovi giocatori. Le iscrizioni dovranno essere formalizzate entro e non oltre il 6 febbraio 2025 e le regole sui giocatori formati localmente dovranno essere rispettate anche dopo la fase campionato: nella lista dei 25 almeno otto elementi della rosa devono infatti essere stati formati da club della stessa lega nazionale e tra questi ce ne devono essere quattro formati dal club d’appartenenza. Se un club ha meno di otto giocatori formati localmente nel proprio elenco, il numero massimo di giocatori della Lista A viene ridotto di conseguenza. C’è inoltre una regola specifica che riguarda i portieri. Se un club non può schierare almeno due estremi difensori iscritti alla Lista A per infortunio o lunga malattia (della durata di almeno 30 giorni), la società può sostituirli temporaneamente in qualsiasi momento della stagione.
IL REGOLAMENTO PER I CAMPIONATI CHE INIZIANO IN PRIMAVERA
Discorso diverso per le squadre iscritte nei campionati che si aprono e chiudono nello stesso anno solare, come ad esempio l’Eliteserien norvegese che inizierà a marzo e si chiuderà a novembre. Questi club (Bodo e Molde nel caso della Norvegia) potranno aggiungere più di tre giocatori, ma solo in alcune circostanze. Come si legge nell’articolo 32.02, “se più di cinque giocatori dell’elenco A di un club non sono più registrati dalla loro federazione nazionale come giocatori del club in questione dopo il completamento della fase campionato e prima dell’inizio della fase a eliminazione diretta, il club può registrare un giocatore aggiuntivo, cioè un totale di quattro nuovi giocatori per le restanti partite della competizione in corso”. Inoltre, “se più di sette giocatori dell’elenco A del club non sono più registrati dalla loro federazione nazionale come giocatori del club in questione dopo il completamento della fase campionato e prima dell’inizio della fase a eliminazione diretta, il club può registrare due giocatori aggiuntivi, cioè un totale di cinque nuovi giocatori eleggibili, per le restanti partite della competizione in corso”.Â