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La nuova Champions League inizierà nel 2024 e le Leghe Europee dicono la loro: non oltre otto giornate e accesso legato alle competizioni nazionali anche per quei quattro posti in più che si verranno a creare. Questa la posizione delle European Leagues, che si sono ritrovate in assemblea generale a Istanbul. “Il numero delle partite che i club giocheranno nella cosiddetta fase di girone deve essere limitato a 8. Questo sostanziale cambiamento nel calendario della Champions comporterà già un aumento di oltre il 50% del numero totale di partite che si giocherà in Champions in una singola stagione e un ulteriore incremento danneggerebbe le competizioni domestiche e la grande maggioranza dei club in Europa a beneficio di pochi” sottolinea l’EL.
Le squadre ammesse saliranno da 32 a 36 e secondo le Leghe Europee i quattro posti aggiuntivi “dovrebbero essere assegnati soltanto ed esclusivamente attraverso la qualificazione diretta nei campionati. Siamo assolutamente contrari all’introduzione del cosiddetto ‘European Performance Spot Coefficient’ che rappresenterebbe una ingiustificata seconda opportunità per pochi club di andare in Champions nonostante abbiano mancato la qualificazione diretta nei rispettivi campionati”. “I meriti sportivi nei campionati nazionali devono restare l’unica via di accesso per le competizioni europee. È un principio chiave del modello sportivo europeo che non può essere compromesso” ha aggiunto l’EL.
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