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A poche ore dalla sfida contro l’Eintracht Francoforte, Giovanni Simeone, attaccante del Napoli, ha parlato ai microfoni UEFA del suo sogno che finalmente quest’anno si è realizzato, ovvero giocare e segnare in Champions League: “La prima edizione che ricordo perfettamente è stata quella vinta dal Milan, nel 2007. Da allora sono sempre stato ossessionato dall’idea di giocarci. Guardavo tutte le sfide, nonostante il fuso orario”.Â
Una competizione che è tatuata anche sul suo corpo: “Mia madre mi ha dato il permesso, mentre mio padre non voleva che lo facessi. Ma io quel tatuaggio l’ho usato come motivazione, lo guardavo e sapevo di avere un obiettivo da raggiungere. Ho sempre saputo che dovevo lavorare duramente per realizzare quel sogno. Ho imparato ad avere ambizione da mio papà e mi rivedo molto in lui. Fuori dal campo una persona calma, equilibrata, attaccata alla famiglia; e in campo una persona che dà il massimo, che ha grinta e coraggio”.
Infine, un giudizio sulla sua prima stagione a Napoli: “Siamo una squadra molto completa, in cui anche chi entra dalla panchina può fare la differenza. Siamo tutti motivatissimi e questo è fondamentale per raggiungere risultati importanti”.
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