[the_ad id=”445341″]
Missione compiuta per Walter Mazzarri. Se in campionato le due sconfitte di fila, seppur contro le prime due della classe che in questo momento sono di altro livello, hanno fatto male alla classifica e fatto allontanare la zona Champions, per quest’anno gli azzurri giocheranno di nuovo negli ottavi di finale. Il Napoli ha avuto vita facile contro il debole, debolissimo Braga, vittima sacrificale perfetta per il ritorno alla vittoria casalinga che mancava addirittura dal 27 settembre. Era l’infrasettimanale di campionato contro l’Udinese, da allora solo bocconi amari al Maradona. E di conseguenza è anche la prima vittoria interna nel girone di Champions, meritata seppur frutto di due gol casuali nel primo tempo, ma utile per il morale. Bastava persino perdere con un gol di scarto per centrare un obiettivo che forse poteva arrivare anche qualche settimana prima, ma il successo e una buona risposta a livello di prestazione aiuta il tecnico toscano e ricostruire una squadra che pare depressa. E così, l’uomo che oltre dieci anni fa aveva portato il Napoli per la prima volta agli ottavi ritrova il passaggio del turno e riporta un po’ di serenità nell’ambiente.
Il secondo confronto tra Napoli e Braga riparte da dove si era concluso. Con un autogol. All’andata fu Niakate a regalare ai partenopei l’autorete della vittoria. Stavolta, con il maliano squalificato, è il suo sostituto ad indirizzare la partita sin dall’ottavo minuto di gioco. L’azione è aperta da una rimessa laterale di Di Lorenzo, Politano entra in area e cerca l’assist al centro per Osimhen: l’intervento scomposto di Serdar Saatçı però fa le veci del bomber nigeriano con un tocco col tacco che scheggia la traversa e fa attivare la goal line technology. Napoli in vantaggio e partita ancor più in discesa del previsto. Il Braga comunque non ha intenzione di arrendersi. Al 25′ serve una grande risposta di Meret su un diagonale di Ricardo Horta per dire no all’esterno portoghese. Superato il pericolo, il Napoli torna a fare calcio. E al 33′ trova anche il raddoppio. La firma è di Osimhen, ma una buona parte del merito va attribuita a Natan che da terzino inventa e mette le basi per il 2-0. “Da lui mi aspetto che spinga di più, ho visto in tanti match che in Brasile spingeva giocando da terzino, tra i giocatori che abbiamo è quello che per qualità e intraprendenza può giocare in quella posizione”, aveva detto Mazzarri pochi giorni fa. Parole che sembrano profetiche, visto che il numero 5 partenopeo fa sfoggio delle sue qualità con una progressione sulla sinistra conclusa con l’assist perfetto per il tocco in rete di Osimhen. Il secondo tempo è pura gestione con i tentativi di un irrequieto Kvaratskhelia di far gol: il georgiano va recuperato a livello psicologico. Archiviata la Champions – ma venerdì il sorteggio sarà durissimo con praticamente solo big come teste di serie – c’è ora la Serie A con un filotto di partite sulla carta abbordabili per ritrovare le prime quattro posizioni, l’altro obiettivo per il quale Mazzarri è tornato all’ombra del Vesuvio.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]