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Tutto facile, senza sorprese. Il confronto tra l’Inter capolista e la Salernitana ultima della classe dura un tempo, il primo, durante il quale i nerazzurri di Simone Inzaghi segnano tre dei quattro gol del definitivo 4-0. In fondo, è questo l’unico dato singolare della notte di San Siro. L’Inter è la squadra che ha segnato più reti nel corso dei secondi tempi in questo campionato (31), mentre la Salernitana è quella che dal 45′ in poi ne ha subiti più di tutti (28), ma oggi la seconda frazione dei nerazzurri è di fatto pura accademia, con il solo sigillo al 90′ di Arnautovic dopo le reti iniziali di Thuram, Lautaro (autore del poker dell’andata) e Dumfries. I 50 punti di differenza in classifica si specchiano nei numeri: 26 tiri per i padroni di casa, uno (zero nello specchio) per gli uomini di Liverani. L’Inter sale momentaneamente a 10 punti di vantaggio sulla Juventus (impegnata col Verona) e può preparare con il miglior stato mentale possibile l’andata degli ottavi di finale di Champions League contro l’Atletico Madrid.
Anche tirando i remi in barca nel secondo tempo, Barella e compagni non rischiano mai e portano a casa l’ottava vittoria su otto nel 2024. I ritmi nel finale sono più bassi rispetto all’arrembaggio iniziale. Dopo 5′ Bastoni lancia Barella, che si inserisce alle spalle della difesa e lascia partire un siluro che Ochoa devia sulla traversa. Al 9′ altra chance. Su corner c’è il colpo di testa di de Vrij con Thuram che da due passi viene murato dal portiere. Prima del gol del vantaggio, c’è spazio per un’altra occasione sprecata, stavolta da Lautaro che manca quello che è un rigore in movimento. La resistenza della Salernitana dura diciassette minuti. Carlos Augusto accelera e crossa, Thuram è solo in area e deve solo allargare il piattone per realizzare il vantaggio nerazzurro. Tempo due minuti e c’è il 2-0. L’assist è ancora di Carlos Augusto, ma stavolta con una rimessa laterale in verticale. Al resto pensa Lautaro Martinez che si gira e col destro fulmina Ochoa. A guastare ulteriormente la serata della Salernitana è l’infortunio di Boateng, costretto a lasciare il posto a Maggiore al 24′ per un problema muscolare.
Al 40′ l’Inter firma il 3-0. Su cross dalla destra, Pasalidis interviene in modo scomposto, Ochoa evita l’autogol ma non la rete su tap in di Dumfries. Ritmi più bassi nel corso della ripresa. L’Inter è sempre in controllo del gioco, ma sceglie di abbassare l’intensità della partita. Simone Inzaghi non vuole rischiare e allo scoccare dell’ora di gioco inizia a pensare all’Atletico. Fuori Lautaro, Thuram e Mkhitaryan, con Sanchez, Arnautovic e Klaassen in campo. Applausi anche per Calhanoglu e Bastoni (unico diffidato in campo), sostituiti da Asslani e l’esordiente Buchanan. L’apprendistato del canadese è finito e lui dimostra di essere pronto con una serpentina in area su Sambia: l’esterno cade, ma per l’arbitro non c’è rigore. La rete del poker è rinviata al 90′. Arnautovic (che si era visto poco prima annullare un gol per fuorigioco) deposita in rete dopo un cross sulla destra di Dumfries. Esultano tutti, a partire dal collega di reparto Marcus Thuram in panchina, a testimonianza della solidità di un gruppo che sogna di vivere altre notti magiche anche in Europa. Atletico avvisato.
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