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Dopo aver perso meritatamente all’andata, il Milan è uscito sconfitto contro il Chelsea anche nella sfida di ritorno, giocata a San Siro. Una partita dall’alto valore per la classifica del girone, in cui i rossoneri avevano provato un approccio aggressivo, mortificato dal rigore con conseguente espulsione di Tomori dopo nemmeno venti minuti. Un episodio che ha fatto discutere, tanto da rappresentare, secondo quanto riporta Tuttosport, la goccia che fa traboccare il vaso per i rossoneri. Lo stesso Stefano Pioli, nell’immediato post partita, aveva ricordato come quelli di martedì sono solo gli ultimi di una lunga lista di torti arbitrali macroscopici subiti dal Milan. L’anno scorso ci fu la clamorosa svista di Cakir nella sfida contro l’Atletico Madrid, con tanto di silenzio omertoso del Var; l’anno prima, in Europa League, il gol di Kessie contro il Manchester United annullato per un tocco di braccio inesistente, in quanto la sfera toccò il fianco in maniera netta. Insomma, il Milan sembra aver abbandonato la strada del basso profilo e del buon viso ad ogni torto, per rivendicare quanto gli spetta al cospetto dell’Uefa. I rossoneri non possono, però, perdere la concentrazione, perché il destino è ancora tutto nelle loro mani: “basta” battere, infatti, Dinamo Zagabria e Salisburgo negli ultimi due match. Due impegni assolutamente non proibitivi da affrontare con la giusta mentalità .
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