L’allenatore della Stella Rossa, Vladan Milojevic, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Champions League sul campo del Milan. “Per ogni partita sono decisivi gli stessi dettagli – ha esordito il tecnico classe ’70 -, quindi dovremo cercare di diminuire al minimo gli errori, soprattutto contro grandi club del genere, che possono fare la differenza anche con una punizione o un calcio d’angolo”. Poi sugli avversari di giornata: “Il Milan viene criticato? Il Milan è il Milan, è un grande club, è normale essere sotto pressione perché le aspettative sono grandi. Sono una squadra fenomenale in tutti i sensi e vediamo la grandezza degli italiani su questo perché non sminuiscono nessuno. Loro sono una grande squadra e Fonseca è veramente un allenatore fantastico: i loro risultati in Champions dimostrano che possono raggiungere grandi risultati“.
L’ultima volta che Milan e Stella Rossa si sono trovate di fronte a San Siro era il 25 febbraio 2021, ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League, e a passare furono i rossoneri grazie a due pareggi (2-2 all’andata a Belgrado, 1-1 al ritorno a Milano). Il centrocampista serbo, Mirko Ivanic, presente in conferenza stampa, si ricorda bene la doppia sfida: “Era stata una eccellente partita, spero che giocheremo così anche domani anche se affronteremo una delle squadre più forti del mondo. In Italia abbiamo già giocato bene, ma squadre come il Milan ti puniscono per ogni piccolo errore. Poi qui si gioca in Champions League, lì era Europa League, quindi giocheranno con la formazione migliore. Noi siamo pronti, abbiamo grande esperienza. Ha significato molto per noi la partita vinta contro lo Stoccarda“.
Assieme a Milojevic e Ivanic, in conferenza stampa fa capolino anche l’ex di turno Rade Krunic, emozionato per la sfida contro il Diavolo: “Quando sono andati via Maldini e Massara non avevo più gli stessi punti di riferimento, Zlatan ancora non era operativo e non mi sentivo apprezzato dai dirigenti attuali. Considero il Milan il club migliore al mondo ma non c’erano le condizioni per rimanere“.