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Novanta minuti per giocarsi presente e futuro e per riscattare il passato. A San Siro il Milan sfida il Salisburgo in quello che non è altro che uno spareggio per gli ottavi di Champions League: il Milan ha due risultati su tre, ma deve temere la formazione austriaca. Rispetto al match di campionato, tornano Kjaer, Bennacer e Giroud. Tre rinforzi d’esperienza contro un Salisburgo che fa dell’età media bassa il suo tratto distintivo. Quella austriaca è la squadra più giovane di questa Champions League (22 anni e 279 giorni) e in questa fase a gironi i cinque gol messi a segno portano la firma di un under 22. Matthias Jaissle carica la sua squadra (“Per noi è una finale“) ma deve rinunciare a Capaldo e Fernando e forse ad Adamu e Solet. Sul fronte d’attacco il pericolo numero 1 è Noah Okafor, autore di 9 gol stagionali. Dedić, Pavlović, Wöber, Ulmer agiranno in difesa, mentre, rispetto all’andata, il Milan dovrà gestire anche il talento del chiacchieratissimo Luka Sucic.
Gli indisponibili in casa Milan sono i soliti: Florenzi, Maignan, Calabria, Saelemaekers. In attacco Olivier Giroud, dopo aver tagliato il traguardo delle 20 marcature in carriera in Champions, cerca il secondo gol consecutivo nel massimo torneo che gli manca dal dicembre 2020. L’esperienza del francese può essere fondamentale in una partita scomoda. Basta il pareggio in un San Siro strapieno, ma fare calcoli può essere il primo vizio di immaturità. Lo sa bene Sandro Tonali: “Non dobbiamo entrare in campo con il pensiero che si possa anche pareggiare. È l’unico errore che non dobbiamo commettere, da gruppo maturo dobbiamo capire che la partita è da vincere”. Occhio ai precedenti. Nessuna squadra austriaca ha mai vinto una partita europea a San Siro in 12 trasferte. Invece, al Milan il secondo successo di fila in Champions manca dal 2011. Ed era il 2013 quando i rossoneri superarono la fase a gironi per l’ultima volta. Anche il peso della storia fa capolino in una sfida che vale il futuro. Uno stimolo in più per inseguire il salto di maturità e la reazione dopo il passo falso di Torino.
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