Nel giorno in cui si giocò la finale di Champions League Milan-Liverpool, decisa dalla doppietta di Filippo Inzaghi ad Atene nel 2007, SuperPippo è stato tra i protagonisti di un’intervista sul sito ufficiale del club rossonero, in cui l’ex attaccante ha rivelato succosi retroscena legati a quella storica partita, primo tra tutti la famosa telefonata di Silvio Berlusconi: “Ci eravamo allenati al mattino ed eravamo a pranzo insieme. Mi dissero che c’era il presidente al telefono. Parlai con lui e mi disse che si sentiva che avrei fatto doppietta. Di solito ci credevo, ma viste le mie condizioni fisiche facevo fatica questa volta, non sapevo nemmeno se avrei giocato dall’inizio, perché Gilardino stava bene e col Manchester aveva fatto gol. Non so se lo disse per darmi la carica o se ci credeva veramente, ma fu un iniezione di fiducia”.
Inzaghi non stava benissimo alla vigilia del match, ma Ancelotti lo rassicura, giocherà proprio lui in attacco: “Ero insopportabile, le mie vigilie erano infinite, mi addormentavo tardi, avevo il sonno leggero. Ognuno di noi ha le proprie abitudini e preferivo così. Episodio particolare? Dopo la cena, ad Atene, eravamo a tavola col nostro gruppo, ma ad un certo punto ci siamo alzati a bere un caffè, io andai sulla terrazza, arrivò Ancelotti e mi disse: ma tu pensi veramente di non giocare domani? Io dissi: mister veda lei e lui: Nono, tu giochi domani, stai tranquillo. Lì capii che giocavo e il Mister cercò di darmi fiducia e coraggio, sperando magari che poi succedesse quel che è successo con un po’ di fortuna”. Il resto, poi, è storia.