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“Se è il punto più alto della mia carriera? Senz’altro, è importantissima. Sappiamo cosa rappresenta, non è un derby ma è il derby. Sono abbastanza sereno, i ragazzi hanno lavorato in modo concentrato”. Lo ha detto l’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi in conferenza stampa alla vigilia dell’euroderby in semifinale di Champions League contro il Milan. In casa rossonera restano da valutare le condizioni di Rafa Leao: “Conosciamo le sue qualità. Gli accorgimenti non condizioneranno il nostro piano partita. Ogni giocatore che verrà chiamato in causa, darà il massimo. Il Milan ha qualità, è ben allenata, sappiamo che non è solo una squadra di ripartenza, ma sa giocare con un ottimo palleggio. Bisognerà essere bravi in tutte le fasi”. L’infermeria dell’Inter non dà problemi in attacco, ma nel reparto arretrato lascia qualche apprensione ad Inzaghi: “Non sappiamo se Gosens sarà tra i convocati, avremo le rotazioni un po’ limitate. Vista l’assenza di Skriniar, speriamo di recuperare D’Ambrosio, che può fare benissimo in difesa. Sui quinti e in difesa siamo un po’ stretti”.
E ancora: “Di derby in questi mesi ne abbiamo giocati sette – spiega -. Abbiamo vinto e perso, ma sono partite che possono darci spunti importanti. Sappiamo che ogni partita ha un sua storia, ci saranno momenti in cui l’Inter sarà più offensiva e altri in cui sarà più difensiva. Servirà una gara di sacrificio. Pioli dice che l’Inter è favorita? Le partite sono tutte storie a sé, sappiamo l’importanza di questa gara, vogliamo giocarcela nel migliore dei modi. Questo grande passo deve essere fatto con corsa e determinazione sui 180′”. Poi un paragone tra il derby di Roma e quello di Milano: “Sono entrambi molto sentiti. Tutti mi dicevano che non c’era paragone tra Roma e Milano, ma devo dire che anche a Milano è percepito come a Milano”.
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