Non bello a vedersi come nei suoi periodi migliori, persino troppo sprecone nel finale. Ma è un Milan da innamorarsi quello visto contro il Tottenham nella notte di San Valentino, una squadra di cuore e solidità, desiderosa come non mai di fare la prestazione ma soprattutto il risultato. Non manca quella, non manca questo: è 1-0 nel primo dei due atti che vale il pass per i quarti contro il Tottenham ai minimi storici, senza idee in attacco, fragile dietro, anche fortunato a livello arbitrale visto che Romero da macellaio non si becca il rosso. Conte sembra aver perso un po’ di voglia su quella panchina, la sua squadra ne risente e fa solo il solletico a un Milan invece schierato perfettamente nel suo nuovo vestito tattico.
Una difesa a tre quasi inedita, con Thiaw titolare e protagonista di una partita meravigliosa, da otto in pagella, giganteggiando su Son e aiutando Kjaer a contenere Kane. Poi Calabria ancora in panchina, Saelemaekers che copre e lo fa bene, mentre Theo Hernandez torna a spingere come aveva abituato a fare e pesca un nuovo assist-vittoria. Per Brahim Diaz, che nel 2023 è forse l’unico ad aver sempre fatto intravedere qualcosa di buono. E’ un gol di voglia il suo, di approccio positivo perché arriva al settimo e lui è già lì a inserirsi in area, di caparbietà. Ed è decisivo per questa partita, chissà se anche per il passaggio del turno. Leao non strafa ma per una volta ci mette più concretezza, Giroud le prende tutte di testa. Ogni cosa ha funzionato bene, persino Tatarusanu sicuro nelle uscite e nelle prese. Nella serata del record di incasso per una squadra europa in Champions, il pubblico torna a casa soddisfatto. In una settimana, dalle contestazioni al ritrovato ottimismo: come è strano il calcio.