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Tutto aperto. Nel girone F, quello di ferro di Champions League, può ancora succedere di tutto e per il Milan, dopo la vittoria sul Psg, è decisivo il confronto contro il Borussia Dortmund a San Siro. La squadra di Stefano Pioli non potrà arrivare tra le prime due se perde contro il Dortmund e se sull’altro campo il Paris batte il Newcastle. Non sono ammessi passi falsi, non solo per il futuro del club rossonero, ma anche per le speranze italiane in ottica ranking. Come è noto, il format dal 2024 della Champions League prevede due slot ulteriori da assegnare alle federazioni che hanno ottenuto i risultati migliori nella stagione precedente, tenendo conto del coefficiente club per Paese della stagione precedente che si basa sul numero totale di punti ottenuti da ogni squadra di una federazione diviso per il numero di club partecipanti di quella federcalcio. Al momento, è la Germania ad aver collezionato più punti (10.071), seguita proprio dall’Italia (9.142). Spagna e Inghilterra ne hanno rispettivamente 8.687 e 8.125, ma con 8 squadre a testa, una in più di Germania e Italia. Più indietro la Francia (6.916), mentre la Turchia è virtualmente davanti a tutti con quattro partecipanti, ma sulla carta potrebbe fare fatica nel lungo periodo (l’Adana è già fuori da tutto e il Besiktas è ultimo nel girone di Conference). Lo spettro quarto posto nel girone di ferro insomma rischia di costare carissimo in ottica ranking. Le due federazioni migliori avranno diritto a un posto ciascuno nella fase campionato (‘European Performance Spot’) per il club classificato subito dopo le aventi diritto alla qualificazione automatica alla fase campionato. Nel caso dell’Italia, quindi, il quinto posto. Bisognerà giocarselo su ogni campo fino (si spera) a maggio. A partire da stasera.
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