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Uno sguardo alla distinta prima del fischio d’inizio è sufficiente per avvertire il solito sentore d’emergenza in casa Milan per la penultima e cruciale sfida di Champions League contro il Borussia Dortmund. Pioli ha a disposizione un undici di qualità ma deve fare a meno di Leao e dello squalificato Musah, con poche soluzioni per cambiare il match in corso d’opera da centrocampo in su. L’ennesimo stop però, quello che compromette un incontro incanalato sui binari dell’equilibrio, riguarda il reparto difensivo. Sono solo due i centrali di ruolo a disposizione, ma Thiaw alza bandiera bianca per un problema muscolare intorno all’ora di gioco: dentro Krunic, adattato, quando siamo ancora sull’1-1. Bynoe-Gittens e Adeyemi (lui sì, decisivo dalla panchina) però proiettano i tedeschi agli ottavi e affondano il Diavolo, ora addirittura ultimo (ma non ancora del tutto spacciato).
Un avvio di match vissuto sulle montagne russe, senza un attimo di tregua e con episodi che ribaltano il naturale corso degli eventi con una velocità incredibile: semplicemente la Champions League. E così si passa dal rigore sbagliato di Giroud a quello realizzato da Reus: siamo solamente al 10′ del primo tempo e in altre circostanze ci sarebbe già abbastanza materiale per montare il film della partita con le azioni salienti. Un Milan che subisce il colpo, l’incessante calore della Sud in una freddissima serata aiuta nell’assorbire il duro gancio al mento, ma il Borussia sembra in controllo: a destra Bynoe-Gittens mette in seria difficoltà un Calabria scottato dall’intervento che ha sancito il penalty e i tedeschi costringono San Siro a trattenere il fiato in ogni ripartenza. Gli ospiti hanno una sola colpa: non aver affondato il colpo nel primo tempo, pagando a carissimo prezzo il conto come spesso accade a certi livelli. Al 37′ Chukwueze si traveste da Leao, spezza il raddoppio e infila Kobel con un diagonale per la sua prima perla in rossonero: più che meritata per il più brillante della squadra di Pioli, che già aveva procurato il rigore con il ‘mani’ di Schlotterbeck.
Quando il Milan sembra poter prendere il sopravvento, l’infortunio di Thiaw rimescola nuovamente le carte in campo e questa volta in maniera definitiva. Il colpo da biliardo di Bynoe-Gittens al 59′ mette in ginocchio il Milan, che incassa il 3-1 dieci minuti più tardi sulla conclusione di Adeyemi solamente respinta da Maignan, non abbastanza reattivo nel tenere la sfera al di là della linea in seconda battuta. Il palo di Pulisic all’85’ aumenta i rimpianti per un match che poteva essere alla portata con le due squadre a ranghi completi e che mette la squadra di Pioli alle corde. In casa del Newcastle, il prossimo 13 dicembre, servirà una vittoria ad ogni costo: per centrare la qualificazione agli ottavi (sperando che il Psg perda col Borussia Dortmund) o per restare in Europa, pur retrocedendo in Europa League.
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