“L’Inter ha alcuni giocatori chiave, difendono molto bene e hanno ottime transizioni. Hanno diverse stelle come Lautaro, giocatori importanti a centrocampo come Barella e Calhanoglu. Sono un’ottima squadra“. Così il centrocampista del Manchester City, Rodri, in conferenza stampa in vista della sfida contro i nerazzurri in Champions League. Il campione d’Europa spagnolo è stato inserito tra i possibili vincitori del Pallone d’Oro: “Sono davvero molto contento per tutto quello che mi è successo nell’ultimo anno, aver vinto gli Europei con il mio Paese è un sogno realizzato. È la conseguenza della continuità nel lavoro, della voglia di non mollare mai. Il Pallone d’Oro sarebbe un sogno, ovviamente, perché non ho mai pensato di poterci arrivare“. Il centrocampo dei Citizens è tra i più forti in Europa, ma Rodri riconosce anche le grandi qualità di quello dell’Inter: “Sono gli stessi giocatori che hanno giocato negli ultimi anni, a parte Brozovic. Li conosco molto bene, so che qualità hanno sia nel difendere che nell’attaccare“.
Rodri ha poi aggiunto sempre sull’Inter: “Hanno ottimi giocatori, sanno controllare il gioco e sanno passare molto bene da una posizione difensiva a un’altra offensiva. Sono molto bravi a centrocampo, ma lo siamo anche noi. Sarà una bella partita domani“. Conclusione sulle troppe gare che i giocatori affrontano nel corso della stagione: “Se si arriverà a una rottura, uno sciopero? Penso che ci siamo vicini. È l’opinione generale dei giocatori, se si continua così non avremo altra scelta. Penso davvero che sia qualcosa che ci preoccupa. Quaranta-cinquanta è il numero di partite in cui un giocatore può esibirsi al massimo livello. Dopo di che si scende perché è impossibile mantenere la condizione fisica. Quest’anno forse arriveremo a farne 70 o forse 80. A mio modesto parere, penso che sia troppo. Qualcuno dovrebbe tutelarci perché siamo i protagonisti di questo sport, o business come lo si vuole chiamare. Non riguarda i soldi, ma la qualità dello spettacolo. Secondo me quando non sono stanco rendo meglio. Se la gente vuole vedere un calcio migliore, allora dobbiamo riposare“.