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Un brivido nella schiena dei calciatori del Psg deve essere passato nel corso di quei venti minuti dominati dal Barcellona. A quattro anni dalla storica rimonta dei blaugrana al Camp Nou, stavolta i parigini non si fanno sorprendere e conquistano il pass per il prossimo turno del torneo continentale più importante d’Europa. Il Barcellona domina ma sbaglia in tre occasioni il colpo dell’1-0. Controlla ritmi ed equilibrio ma si fa sorprendere e paga alla prima ingenuità che prende la forma di uno sgambetto di Lenglet su un Icardi che mai avrebbe potuto raggiungere il pallone. Il var non perdona e concede un rigore che Mbappé realizza. Il Barcellona non si arrende, a partire da un Leo Messi a tratti commovente nello psicodramma blaugrana. La potenziale ultima apparizione in Champions League con quella maglia del fenomeno argentino si apre con un gol meraviglioso dalla distanza e si chiude nello scadere del primo tempo con l’errore su rigore che di fatto spegne ogni speranza degli uomini di Koeman. La nuova rivalità del calcio europeo offre un nuovo capitolo, questa volta favorevole al Psg. L’ultimo capitolo può inquadrare nella veste di protagonista Messi, da mesi accostato proprio al club francese e sempre al centro delle voci su un possibile addio.
L’alternativa può essere Mohamed Salah che stasera si è preso sulle spalle il Liverpool e l’ha trascinato via dalle sabbie mobili della crisi con un 2-0 inflitto al Lipsia che vale la qualificazione. Due a zero l’andata, due a zero il ritorno e per giunta nello stadio: la Puskas Arena, teatro della sfida per via delle restrizioni sull’emergenza coronavirus. Apre Salah (71′) e chiude Mane (74′). Dopo due sconfitte consecutive in Premier League, il Liverpool riparte e lo fa in campo europeo. Nessuna sorpresa e una constatazione: Klopp riesce a reagire alla crisi. Il Barcellona continua a fermarsi troppo presto in Europa, nonostante il bel momento in campionato. E per Messi ora c’è un bivio in una stagione di svolta, la prima dal 2005 con una fase finale senza Messi e Cristiano Ronaldo oltre i quarti. E chissà se il vecchio nuovo Laporta sarà sufficiente per convincerlo a restare. Tifosi e società sperano di sì. I conti del club un po’ meno.
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