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L’Inter dopo dodici anni torna ai quarti di finale di Champions League e Milano è l’unica città con due squadre tra le prime otto d’Europa. La formazione nerazzurra resiste e dopo l’1-0 dell’andata strappa uno 0-0 al Do Dragao. Una prova di sacrificio, difensiva, ma che permette a Simone Inzaghi di godersi per la prima volta il pass per i quarti in carriera da allenatore. L’occasione che apre il match è dei portoghesi: conclusione secca di Uribe, Onana vola e sembra sulla traiettoria ma il problema non si pone perché la palla sfiora il palo. La risposta dell’Inter è affidata ad Edin Dzeko, preferito a Lukaku dal 1′: diagonale col mancino e parata di Diogo Costa. Il possesso palla è dei portoghesi con il 64%. Con il passare dei minuti, i portoghesi prendono campo e fiducia. Al 28′ è Taremi che ha la palla del possibile 1-0, ma il suo tiro è largo. La squadra di Conceicao alza i ritmi e prova a forzare la solida retroguardia di Simone Inzaghi, che senza Skriniar sembra aver comunque trovato la quadra giusta. E al 53′ è Barella a rendersi pericoloso con una conclusione di potenza che non termina lontano dal palo. L’Inter rischia comunque di abbassarsi troppo e il Porto ne approfitta. Al 76′ serve una gran parata di Onana per negare a Grujic il gol del supplementare. Nei minuti finali Inzaghi perde Bastoni per crampi e c’è spazio anche per Skriniar al posto di un ottimo Darmian. Sono sette i minuti di recupero e il Porto crea più occasioni che quanto fatto nel resto della gara. Triplice occasione: Dumfries salva sulla linea, Taremi colpisce il palo e poi Grujic centra la traversa di testa. Prima di oggi, in 6 occasioni su 7 il Porto era stato eliminato dalla Champions League dopo avere perso la partita di andata: l’unica eccezione contro la Roma nel 2018-19. Ma il tabù Porto per le squadre italiane si infrange davanti ad Andre Onana.
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