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Ha “portato trofei” e “fatto salire i ricavi”. L’Inter però inizia a volere di più da Simone Inzaghi. E lo vuole subito, in una settimana che rappresenta un crocevia della stagione: non si può più sbagliare in Champions League, non sono ammessi altri passi falsi in Serie A. Simone Inzaghi ha bisogno di tre punti in casa contro il Barcellona, o quantomeno di una prova convincente, e deve assolutamente conquistare la vittoria contro il Sassuolo. “Se vogliamo qualificarci, le prossime due partite contro il Barcellona ci diranno molto”, ha commentato il centrocampista Marcelo Brozović, grande assente della partita. Senza il croato, Simone Inzaghi non ha mai vinto in Serie A. Si scalda Asllani, autore di una buona prova contro la Roma. Mkhitaryan invece sembra favorito su Calhanoglu, con Barella a completare il reparto. Ancora assente Romelu Lukaku. In bilico invece Lautaro Martinez, autore di un solo gol in tredici partite in Champions League. L’Inter invece ha vinto solo una volta in cinque gare casalinghe contro il Barcellona. Ci riuscì Josè Mourinho, l’uomo che ha aperto i fantasmi dell’esonero per Inzaghi. L’ombra del Triplete sembra perseguitare Inzaghi anche sui nomi del successore con Chivu e Stankovic che scaldano il cuore dei tifosi.
Tra i pali si rivedrà Onana, ex della partita, con un passato nelle giovanili blaugrana. La prova contro il Barcellona sarà un banco di prova fondamentale per il camerunese nel momento più delicato per Samir Handanovic, apparso tutt’altro che incolpevole in occasione del gol di Dybala sabato sera. Di fronte c’è il Barcellona con più certezze degli ultimi anni. La cura Xavi e Lewandowski ha fatto bene allo spogliatoio e all’ambiente. Sei vittorie e un pareggio in questo avvio di Liga. L’allenatore però deve fare i conti con diversi indisponibili: Araújo (adduttore), Koundé (flessore), Bellerín (polpaccio), Depay (bicipite femorale), De Jong (bicipite femorale). A San Siro si presenterà un Barcellona sempre più mix letale di talento ed esperienza. Gavi e Pedri agiranno ai lati di Busquets e sono favoriti su Kessie, Lewandowski guiderà un attacco che con Raphinha e Dembele è il migliore della Liga (19 gol). Per la retroguardia parlano i numeri: un solo gol subito in sette partite. L’unico esame che il Barcellona non ha superato è il Bayern. Nel più duro girone di ferro della Champions, è una frenata accettabile nel percorso che può portare alla rinascita del club.
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