A un anno e tre mesi da quella notte sfortunata e amara, l’Inter ha la possibilità di rifarsi contro il Manchester City, che a Istanbul vinse per la prima volta nella propria storia la Champions League nel 2023 battendo in finale proprio i nerezzurri. Le due squadre tornano ad affrontarsi e aprono con i fuochi d’artificio la fase del girone del nuovo format, una partita subito cruciale quella di Etihad per partire col piede giusto nel torneo, ma che ovviamente è la peggiore possibile, visto che l’avversaria è di livello stellare, in casa quasi ingiocabile e con Haaland giunto alla quarantesima presenza nella coppa più prestigiosa e fin qui in grado di segnare già 41 gol.
Alle difficoltà intrinseche di questa partita, ci si mettono altre situazioni collaterali che rischiano di complicare le cose per Simone Inzaghi. In primis, qualche malumore dopo il pareggio inaspettato di Monza, con 8 punti in 4 giornate che non erano esattamente quelli che si aspettava il popolo nerazzurro. Troppo poco per dirlo, ma se con l’Atalanta sembrava di giocare alla PlayStation a San Siro, e in parte anche col Lecce, fuori casa a Genova e in Brianza è mancato qualcosa. Difficile parlare di problema trasferta, fatto sta che ora ne arriva un’altra e contro la migliore squadra al mondo insieme al Real Madrid. Un banco di prova importante per l’Inter, chiamata innanzitutto a offrire una prestazione ben diversa rispetto a quella di domenica, anche perché poi fra pochi giorni c’è anche il derby e sarà un ulteriore snodo cruciale in questo avvio di stagione.
Contro il Milan proverà a recuperare Dimarco, che però alza bandiera bianca contro il City e lascia spazio a Carlos Augusto. Servirà un Lautaro Martinez diverso, lui che da febbraio a oggi in campionato ha segnato appena un gol: pochissimo per un attaccante del suo livello, e allora ci vorrebbe qualche aggiustamento. Per il resto, giocheranno tutti i migliori, i protagonisti della scorsa cavalcata in campionato, ma occorrerà un altro spirito o il rischio è quello non solo di perdere, che contro la banda Guardiola ci sta tutto, ma di farlo male. In Inghilterra, l’ultimo precedente è agrodolce per i nerazzurri: nel 2022 ci fu la vittoria contro il Liverpool, che però non bastò in chiave qualificazione.