L’umore è nero, ma il primo traguardo della stagione è lì dietro l’angolo. La Lazio si qualificherà agli ottavi di finale di Champions League se batte il Celtic e il Feyenoord perde contro l’Atlético Madrid. Alle 18:45 di martedì 27 novembre contro gli scozzesi la squadra di Maurizio Sarri può dunque regalarsi il primo, vero sorrisone di una stagione che fin qui ha regalato poche gioie isolate (Provedel v Atletico Madrid) e tante note stonate, a partire da quella di Salerno dove i biancocelesti hanno perso partita e Zaccagni (escluse lesioni all’anca). L’undicesimo posto in classifica dopo tredici giornate (peggior partenza dal 2013) era sotto le aspettative anche dei più pessimisti e per Maurizio Sarri la svolta deve arrivare subito in campo europeo. L’emergenza riguarda sia la Lazio che il Celtic. Senza Casale e Romagnoli, tocca a Patric e Gila, mentre Provedel è alle prese con uno stato influenzale ma dovrebbe stringere i denti. Zaccagni è indisponibile e Vecino (squalificato) è un’opzione in meno in un centrocampo che ritroverà Luis Alberto (fermato dal giudice sportivo all’Arechi).
La nota positiva riguarda i numeri di Ciro Immobile che, con 3 gol nelle ultime 5 gare, stanno tornando quantomeno vicini a quelli dei tempi migliori. Felipe Anderson non è in discussione nonostante l’avvio opaco, mentre sull’altro lato è Isaksen ad insidiare Pedro. Di fronte c’è un Celtic ancora imbattuto in campionato, ma che all’Olimpico dovrà fare a meno degli squalificati Maeda e Palma. A protezione di Hart, ci saranno Johnston, Carter-Vickers, Scales, Taylor. A centrocampo spazio a O’Riley, McGregor e Turnbull, mentre le chiavi dell’attacco saranno affidate a Hyunjun, Furuhashi e M. Johnston. Fuori Hatate e Abada. Ma emergenza o non emergenza, la miglior Lazio è in grado di risolvere il rebus che Rodgers offrirà a Sarri. Nell’ultimo precedente all’Olimpico tra biancocelesti e scozzesi, furono i biancoverdi ad esultare. Una motivazione in più per rispondere presente all’appuntamento scacciacrisi.